È stato il colpo conclusivo della sessione estiva di calciomercato, messo a segno al termine di una trattativa estenuante. Angelo Rea ed il Messina, una storia che ricomincia dopo le 46 presenze collezionate in giallorosso dal difensore tra A e B dal 2006 al 2008. Il trenquattrenne di Pomigliano d’Arco si è presentato così: “Sono emozionato, torno nella piazza che mi ha fatto esordire in massima serie. Ringrazio la società e tutti quelli che hanno fatto sì che tutto ciò si potesse realizzare. Sono felice come lo ero dieci anni fa. Oltre ad essere calciatori siamo uomini, e ho preso questo trasferimento come l’ennesima sfida della mia carriera. Volevo a tutti i costi questa piazza, ora metterò la mia esperienza al servizio del Messina in un campionato duro e difficile come la Lega Pro. Possiamo fare una bellissima stagione”.
Una trattativa complicata che ha rischiato di non concretizzarsi per via dei vari aspetti da risolvere tra il difensore e l’Avellino, club che lo aveva comunque relegato ormai ai margini: “Avevo avuto altre proposte sin da giugno, ma il mio pensiero inizialmente era di restare in Irpinia. Una volta saputo del Messina ho invece fatto di tutto per venire qui, non considerando le altre offerte. Spero di ricambiare la fiducia della società. L’ultimo giorno mi hanno detto che mi avrebbero aspettato fino alle 23 ed alle 22.30 ho chiamato il presidente dell’Avellino. Il mio contratto non è affatto faraonico, l’ho accettato subito, ma c’erano delle situazioni da risolvere con il club irpino ed alla fine abbiamo trovato una soluzione, rinunciando entrambi a qualcosa. Il presidente Stracuzzi si era persino offerto di intervenire in prima persona”.
La fascia di capitano potrebbe essere presto il premio per l’elemento più esperto della rosa di Marra: “Non è un problema, per ora il capitano è Musacci e ne parlerò con lui. Se dovessi indossarla sarei onorato, posso assicurare che metteremo sempre il cuore in campo. Come nomi è una buona squadra, ci sono dei giovani di valore, inoltre conosco bene De Vito con il quale sono stato compagno a Varese”.
Rea in campo già a Reggio? Il diretto interessato spiega: “Ad Avellino mi sono sempre allenato, pur essendo ai margini del gruppo. Sono disponibile per domenica, però la mia condizione ovviamente non è al top. Ci attende una partita particolare e se il mister avrà bisogno di me sono pronto. Negli ultimi anni ho giocato sempre con la maglia numero 19, ma non è un fatto scaramantico. Ho sempre seguito il campionato di Lega Pro e ho visto che il girone meridionale è quello più duro. Dobbiamo rimboccarci le maniche, occorrerà trovare entusiasmo e superare i momenti più difficili”.
Di derby dello Stretto ne ha già vissuti in passato e gli amaranto li ha sconfitti anche con un’altra maglia: “La Reggina l’ho battuta ai tempi del Varese con un rocambolesco 3-4, ma non scorderò mai quel Messina-Reggina 2-0 (doppietta di Riganò, ndr), al mio esordio da titolare in Serie A, in uno stadio stracolmo. Domenica potrà succedere di tutto, poi il campo decreterà il risultato finale. Stiamo lavorando bene, il mister ha cercato di trasmettere a tutti l’importanza di questa gara”.