Il tecnico dell’Acr Messina Pasquale Rando può celebrare il secondo successo consecutivo, che porta a nove i punti ottenuti in una settimana, considerando anche il ricorso vinto con l’Acireale.
“È un paradosso vedere questa classifica, se pensiamo dove eravamo dieci giorni fa. Nel primo tempo, in undici contro undici la squadra ha fatto bene, costruendo almeno tre occasioni importanti. E forse ci manca anche un calcio di rigore, che soltanto l’arbitro non ha visto”, ha commentato ai microfoni di Radio Amore.
L’espulsione di Gioia ha paradossalmente abbassato il livello di guardia: “Nel secondo tempo con l’uomo in più gli abbiamo lasciato campo e non siamo stati bravi a gestire il pallone. Abbiamo dimostrato di sapere soffrire contro un avversario giovane ma con tanta qualità. Il Messina del primo tempo può giocarsela con chiunque, può imbastire buone trame e difendersi bene. Nella ripresa invece si è visto che dobbiamo ancora lavorare, senza guardare agli altri”.
Rando non cerca alibi e ribadisce il concetto già espresso con grande franchezza: “Sarebbe facile aggrapparsi al caldo ma è stato un calo sicuramente mentale. Ci siamo specchiati, abbiamo giochicchiato. Avevo chiesto di cercare il secondo gol per non soffrire ed invece è quello che è accaduto. E non era un problema fisico dal momento che le energie per lottare contro questo Marina di Ragusa c’erano e lo abbiamo dimostrato fino all’ultimo secondo”.
Il tecnico dell’Acr è consapevole che non mancano gli aspetti da analizzare: “La scorsa settimana i cambi si sono rivelati azzeccati, questa volta invece c’è qualcosa da discutere. Ho inserito un altro palleggiatore per farli correre, ma ci hanno fatto correre loro. Dovevamo gestire la palla ed entrare in determinate zone del campo, ma lo abbiamo fatto con poca incisività e determinazione. Ne discuteremo e tanto alla ripresa degli allenamenti”.