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Ragusa stende l’Igea: “Le partite si possono vincere anche all’ultimo secondo”

Una doppietta decisiva all’esordio nel campionato di Serie D. Antonino Ragusa, dopo aver chiuso la sua esperienza con il Messina, è stato subito il match-winner per la Reggina che al “D’Alcontres” ha superato sui titoli di coda l’Igea Virtus: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, che non si sarebbe sbloccata subito e che avremmo affrontato una squadra compatta e ordinata che sapeva bene cosa fare in mezzo al campo. Ci aspettavamo questo tipo di partita. Siamo stati bravi ad andare in vantaggio, meno sui calci piazzati, altrettanto bravi poi a non disunirci. Come abbiamo visto le partite si possono vincere anche all’ultimo secondo e così è stato”.

La Reggina fa festa per la vittoria (foto Lillo D’Ascola)

L’analisi di Ragusa in sala stampa va però al di là del risultato finale che ha sorriso agli amaranto, beffando la formazione barcellonese proprio in extremis: “Non eravamo quelli che siamo stati in tutto il pre-campionato, altre volte eravamo stati più fluidi e la palla girava meglio. Il caldo si è fatto sentire abbastanza, ma non deve essere un alibi. La Nuova Igea era bene messa in campo, ci ha creato difficoltà in alcune situazioni. Non abbiamo fatto una grandissima prestazione, ma siamo stati bravi a restare ordinati in mezzo al campo. Non abbiamo sofferto tanto sulle occasioni subite quanto sulla manovra, nella fase di non possesso arrivavamo con un tempo di ritardo e questo ha fatto sì che ci abbassassimo di più. In difesa si era messi bene, così come lo erano i centrocampisti nel fare filtro. In fase di possesso, invece, dobbiamo essere maggiormente veloci e lucidi per creare più occasioni”.

Antonino Ragusa festeggia il gol all’Igea (foto Lillo D’Ascola)

Sui due gol realizzati, il primo al 29′, seguito dal momentaneo pari igeano, l’altro trasformando un calcio di rigore pesantissimo al 95′, che è valso i tre punti ai suoi, l’ex attaccante del Messina racconta: “Sul primo gol è stato bravo Forciniti a darmela al volo, io ho saltato un difensore e ho vinto il contrasto con un altro, trovandomi la palla buona per calciare. L’ho abbastanza cercato e voluto con caparbietà. In occasione del rigore è vero che si è perso tanto tempo prima di batterlo, ma sono rimasto concentrato fino alla fine, sapevo che la partita sarebbe terminata lì dopo averlo calciato”. 

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