E’ un autentico capolavoro quello compiuto dalla neo promossa società iblea che ha raggiunto, al primo tentativo, il massimo obiettivo dopo avere conquistato il secondo posto in classifica nella stagione regolare. La finale contro le campionesse in carica ed autentica bestia nera è solo un punto di partenza verso mete sempre più ambiziose.
Si profilano dieci giorni intensissimi quelli che da mercoledì 23 a domenica 4 maggio condurranno la Passalacqua Ragusa alla finale scudetto contro la corazzata e titolata Famila Schio (per le vente un palmares contraddistinto da cinque scudetti, otto Coppa Italia e cinque Supercope ndc). La vittoria in semifinale contro Umbertide ha galvanizzato tutto l´ambiente ibleo che è già proiettato alla sfida contro le venete, l´unica squadra che in campionato ha sconfitto entrambe le volte le ragusane.
Il presidente Gianstefano Passalacqua guarda già con grande fiducia alla finale scudetto: “Siamo in finale e Schio è la squadra che deve vincere, dunque la pressione è tutta su di loro. Si gioca alle ore 20.30 e nonostante la diretta su Rai Sport contiamo su un Palaminardi stracolmo, dato che una finale scudetto a Ragusa è un appuntamento più unico che raro. Ma sono sicuro che tutti gli sportivi ragusani, e non solo, risponderanno alla grande. Dove vogliamo arrivare? Vogliamo giocarci le nostre partite, senza pressione, e poi, alla fine, vedremo quello che saremo riusciti a fare”.
E la risposta del pubblico non si è fatta attendere, sono infatti già 500 i biglietti acquistati in prevendita dai tifosi per gara 1 della finale scudetto. Il PalaMinardi si prepara al tutto esaurito per cercare di colmare il divario tecnico tra le campionesse d´Italia e la neopromossa compagine iblea. I tifosi hanno anche acquistato 700 palloncini tricolori che saranno utilizzati per la scenografia sulle tribune. Cresce insomma col passare delle ore l’attesa per un evento storico, unico per tutto o sport ragusano, che non era mai arrivato a giocarsi uno scudetto.
Da sottolineare la sfida nella sfida in panchina da un lato tra Nino Molino, artefice della scalata di Ragusa dalla A2 alla massima serie, oltre ad aver conquistato due scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe e dal 2008 rivestire il ruolo del Settore Squadre Nazionali (under 20 e assistente nazionale maggiore) e sul fronte opposto il vice allenatore di Miguel Mendez, Giustino Altobelli, entrambi messinesi.
Il tecnico ragusano Molino, campione d’Italia con Taranto e Napoli, alla vigilia spiega come si può battere una squadra di assoluto valore come Schio.
“Non esiste un modo per batterle. Bisogna giocare una buona partita, altrimenti non avremo alcuna possibilità. Sarà importante cercare di limitare al massimo il loro potenziale offensivo, dovremo giocare con intensità e l’entusiasmo proprio di chi è arrivato a questo punto. Il fattore campo ci aiuterà nei momenti di difficoltà, contiamo molto sui nostri tifosi per cercare di ottenere più di quel che è possibile fare”.
Dal punto di vista tecnico Schio sembra avere una marcia in più rispetto alle ragazze di Molino ma la possibilità di giocare cinque match può cambiare il pronostico. La Passalacqua inoltre ha dimostrato di essere in ripresa dal punto di vista fisico ed ha ritrovatola migliore Requena Williams, autentica trascinatrice del gruppo. La finale scudetto prevede dunque l´esordio in casa al PalaMinardi mercoledì prossimo, poi due trasferte consecutive sul parquet veneto in programma sabato 26 e lunedì 28. Gara 4 si giocherà al PalaMinardi giovedì 1° maggio e l´eventuale gara 5 in casa delle venete domenica 4.