Da Villa Pulejo, ai microfoni di Gianluca Di Marzio, Antonino Ragusa è stato ospite di “Calciomercato-L’Originale”, la trasmissione di Sky Sport che per una settimana ha fatto tappa in riva allo Stretto. Il capitano giallorosso ha applaudito l’iniziativa: “Un evento molto bello, si parla di uno sport che piace a tutti coinvolgendo la città per la quale sto giocando e mi auguro ce ne possano essere più spesso”.
Il Messina, al settimo anno di gestione Sciotto, ripartirà dal ds Roma e dall’allenatore Modica. “Ho sentito il direttore, abbiamo fatto una chiacchierata per conoscerci, so che stanno programmando la stagione per il ritiro e le strutture per gli allenamenti. Questa è una fase organizzativa, si è partiti in ritardo a causa delle trattative societarie, ma sono comunque in tempo per recuperare tutto”.
Ragusa e compagni hanno invece dovuto salutare Ezio Raciti dopo la grande rincorsa culminata nella salvezza ottenuta ai playout battendo la Gelbison grazie al gol dell’attaccante taorminese. “Il mister l’ho sentito più volte, abbiamo un bellissimo rapporto, così come lo ha con altri giocatori, anche perché quando sei in mezzo alle difficoltà ti aiuti e crei veramente dei rapporti importanti. E poi a livello umano ha grandi valori. Sento lui e diversi allenatori, sono fasi importanti quelle di luglio e agosto, si parla spesso e siamo in attesa di novità”.
Un giudizio dell’ex Sassuolo e Lecce sul campionato che verrà: “Il girone C di quest’anno sarà difficilissimo, ci sono squadre che punteranno a vincere come Catania, Benevento, lo stesso Crotone che ci aveva provato la scorsa stagione e il Pescara che dovrebbe restare in questo raggruppamento. Sarà un torneo competitivo e dovranno essere brave tutte le squadre ad attrezzarsi, è dura fare un campionato come il nostro lo scorso anno, poi riuscire a salvarsi non è mai facile”.
Dopo i ritardi accumulati in precedenza, il ritiro estivo a San Giovanni in Fiore è ormai alle porte per il Messina: “Abbiamo i nostri programmi di allenamento come ogni estate e ci teniamo pronti. In ritiro si dovrà lavorare parecchio e bisognerà arrivare più preparati possibile”.
