Antonino Ragusa è pronto a ripartire, la Reggina 1914 ne ha appena annunciato l’acquisto. L’ormai ex Messina, prima dell’ufficialità, aveva commentato per noi l’imminente fine dell’estate calcistica: “Ho lavorato da solo in vacanza. Della società non ho sentito nessuno, neanche mister Modica. La situazione è un po’ strana. Al momento ci sono poche informazioni sul prossimo futuro”.
L’esterno offensivo torna dopo dodici anni in amaranto, dove realizzò già sette reti nel 2012: “Sono arrivate alcune chiamate e le ho valutate. Preparerò fin dal ritiro la nuova stagione. L’obiettivo è divertirsi e divertire la gente, lottando per qualcosa di importante e di bello”.
Sulla sponda messinese dello Stretto il ricovero del presidente Pietro Sciotto ha ulteriormente rallentato la programmazione: “Gli auguro una pronta guarigione, spero che si possa rimettere al più presto. Tutto passa da lui, speriamo torni in forma il prima possibile. E che i tifosi e la piazza possano vivere un’annata più serena”.
Con il gruppo dell’ultima salvezza il feeling è immutato: “Con i compagni della scorsa stagione siamo rimasti in contatto, c’è un buon rapporto. Tanti sono in attesa di capire cosa succederà. C’è chi si sta muovendo per trovare altre soluzioni, perché c’è già chi è partito in ritiro. Non c’è più tempo da perdere”.
Non è chiaro se si concretizzerà un cambio di proprietà in extremis: “Della trattativa si sa poco, chi vuole subentrare dovrà pigiare sull’acceleratore se vuole fare bene e dare soddisfazioni alla gente. Bisogna capire che squadra verrà fuori. Ci sono soltanto cinque elementi sotto contratto, molto dipenderà dai giocatori che verranno scelti e dalla qualità della nuova rosa”.
L’anno e mezzo in giallorosso è andato in archivio con 49 presenze, 32 da titolare, tre gol e cinque assist: “Mi sono trovato bene, con la piazza, i tifosi e i ragazzi che ho conosciuto. Nonostante le difficoltà si è fatto bene e il bilancio è positivo. Sono arrivate due salvezze che comunque non erano facili da raggiungere”.
L’impressione è che si verificherà l’ennesima rivoluzione estiva, con appena cinque-sei riconfermati: “Per avere risultati importanti ci vogliono continuità societaria, di rosa e progetto. È la base per fare bene. Altrimenti ogni anno è una scommessa e rischi che un anno non ti vada bene e che si comprometta tutto il lavoro fatto in precedenza”.
Le neopromosse sembrano alzare il livello della terza serie: “Il girone C di Lega Pro sarà più difficile di un anno fa, con squadre attrezzate, che si stanno rinforzando. Non sarà facile, con big come Trapani, Catania, Avellino e Benevento e le sorprese che emergono ogni anno”.
Ragusa è nella parte finale di una carriera impreziosita dalla promozione in A con il Lecce, la Supercoppa Primavera conquistata con il Genoa, le stagioni in doppia cifra in B con Pescara e Cesena e la vetrina dell’Europe League con il Sassuolo, che più lo soddisfa: “Al di là dei gol, quella è l’esperienza che resterà per sempre. Il ricordo più bello e importante che porterò dentro di me”.
