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Raffaele vede il traguardo: “Giusto epilogo di un’annata straordinaria”

Il traguardo è lì, pronto ad essere raggiunto, poi sarà festa. Il popolo igeano è vicino a festeggiare il ritorno in Serie D, al termine di un campionato in cui la compagine giallorossa ha recitato il ruolo del ciclista forte e furbo, capace di restare fin da subito a contatto con il gruppo di testa per poi salutare tutti e scappare al momento opportuno dettando i ritmi (insostenibili per le avversarie) della volata. Per festeggiare, però, tocca battere il Catania San Pio X, squadra tutt’altro che in vacanza e che al D’Alcontres cercherà di rovinare la festa dell’Igea cercando punti pesanti in chiave salvezza.

Abbraccio liberatorio fra mister Raffaele e Isgrò
Abbraccio liberatorio fra mister Raffaele e Isgrò

Mister Raffaele, quindi, chiede l’ultimo sforzo ai suoi ragazzi: “C’è la consapevolezza di essere arrivati ad un passo dal traguardo al termine di una stagione importante. Vogliamo conquistare questi punti che mancano per festeggiare la matematica promozione e ci piacerebbe riuscirci davanti al nostro pubblico. Abbiamo preparato la partita con la consueta tranquillità, durante tutto l’arco della stagione abbiamo pensato solo al match della domenica e niente di più”.

In città, però, c’è voglia di festeggiare, ma questa Igea è composta da giocatori maturi capaci anche di sapersi estraniare dal clima di euforia che si respira dalle parti del Longano: “Il gruppo è maturo, in altre partite fondamentali durante questo percorso ci ha sempre contraddistinto la capacità di pensare solo ed esclusivamente al campo. E’ chiaro che il pubblico igeano viene da anni non facili, c’è la possibilità di ritornare in un palcoscenico importante come la Serie D, però dobbiamo affrontare al meglio il San Pio che non è certamente un avversario agevole”.

Le indicazioni plastiche di mister Raffaele
Le indicazioni plastiche di mister Raffaele

Per Raffaele, l’eventuale promozione sarebbe comunque il coronamento di un processo di maturazione costante avuto dalla sua squadra, anche nei mesi più difficili quando il tecnico ha dovuto fare i conti con una lunga sfilza di infortunati: “La consapevolezza di poter finire davanti agli altri non è nata al termine di una partita in particolare, ma è stato un percorso fatto di tappe. La squadra ha capito di poter fare grandi cose pareggiando con la Sicula Leonzio una partita difficile in cui praticamente siamo rimasti in 9, per non parlare dei successi con l’Acireale o a Palazzolo e Giarre. Abbiamo sempre affrontato squadre nel loro miglior momento di forma, nonostante ciò siamo riusciti ad incanalare 20 risultati utili consecutivi che per questa categoria rappresenta un filotto importante. La costanza è stata la nostra forza, gli esami più importanti sono stati superati nelle prime 5 giornate del girone di ritorno. La squadra nelle difficoltà si è compattata ed io già nel girone d’andata ho capito di poter contare su una rosa di ottimi ragazzi. Nella seconda parte del campionato abbiamo premuto sull’acceleratore, ultimamente ci sono mancati gli episodi giusti perchè a Lentini abbiamo giocato la miglior partita della stagione lontano da casa e a Rosolini abbiamo creato tanto senza concretizzare”.

Tifo incessante
Tifo incessante per l’Igea Virtus

Barcellona rappresenta forse il punto più alto della carriera di Raffaele: “Sinceramente credo che con il Due Torri e con l’Orlandina ho ottenuto grandi risultati, ho vissuto grandi momenti che mi hanno regalato emozioni forti. Sarei bugiardo, però, se non dicessi che questa promozione, se verrà, sarebbe quella che mi ha dato più soddisfazione, perchè arrivata in una piazza coinvolgente e in una società blasonata e importante, che rappresenta per storia e tradizione il fiore all’occhiello della provincia di Messina”.

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