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Igea, Raffaele: “Pagati gli sforzi. Non sbloccandola subito è diventata più dura”

Lo 0-0 con il Castrovillari frena la corsa della capolista Igea Virtus. Sono adesso cinque i punti di vantaggio sulla Cavese, dopo un pari che interrompe a cinque la striscia di vittorie consecutive centrate da Inferrera e compagni. Al D’Alcontres-Barone lo stop è arrivato sorprendentemente contro la penultima in classifica, ma i barcellonesi avrebbero strameritato il bottino pieno. Almeno due interventi prodigiosi di Voce hanno strozzato in gola l’urlo liberatorio dei duemila presenti. In pieno recupero, poi, Dioum ha fallito ciò che sembrava impossibile fallire. Gettati nella mischia dal primo minuto i nuovi acquisti Cassaro e Postorino si sono disimpegnati egregiamente. Una piacevole sorpresa il giovane Dalia, che nel secondo tempo ha vestito i panni del vice Di Stefano con grande personalità.

I numeri di Longo
I numeri di Longo

Al termine del match il tecnico igeano Peppe Raffaele ha analizzato la sfida con lucidità: “Abbiamo pagato il grande sforzo che stiamo facendo da agosto in questo turno infrasettimanale. Ultimamente si è persa un po’ di identità di gioco ed è normale che accada avendo inserito dei giocatori nuovi, con poco tempo per lavorare sul campo per le tante partite. Nel secondo tempo la gara è stata comunque a senso unico. Abbiamo creato sei o sette palle gol contro un’avversaria che si è chiusa a doppia mandata. Non sbloccandola subito è diventato difficile, però nell’ultima mezz’ora abbiamo portato l’assalto al fortino, senza riuscire a segnare”.

“Dobbiamo aspettare di arrivare alla sosta per ritrovare i sincronismi di gioco. A Roccella speriamo di fare una buona partita – prosegue Raffaele – ma oggi non abbiamo comunque mai rischiato contro una squadra che ha dei giocatori validi in attacco. Sapevo che per noi sarebbe stata una gara difficile. I ragazzi stanno dando dall’anima dalla prima giornata di campionato e dal punto di vista della rapidità lo abbiamo pagato, mentre per il Castrovillari stare dietro e dosare le energie è stato più semplice. Inoltre la fortuna li ha aiutati in alcune situazioni, con la palla che ballonzolava davanti alla porta senza voler entrare”. 

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