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Messina

Raciti: “Vogliamo fare risultato. Mi aspetto un Messina da combattimento”

Il Messina cerca conferme contro l’Avellino, per dare un segnale definitivo in chiave salvezza. Ne è consapevole il tecnico Ezio Raciti: “Ho detto più volte che è un nuovo percorso, in cui si respira positività e voglia di fare bene. I risultati ti fanno trovare energie e lavorare meglio. Oltre a volontà e predisposizione ci sono anche le qualità dei ragazzi. Nelle due vittorie ci sono stati contenuti tecnici importanti, hanno dimostrato che possono giocarsela con tutti”.

Marino
La conclusione di Marino si insacca nell’angolo a Viterbo (foto Paolo Furrer)

In settimana un recupero importante, in attesa del quinto colpo sul mercato, che potrebbe essere Baldé, già in gruppo: “È un profilo che ci può interessare, stiamo valutando bene le sue condizioni atletiche e la fattibilità dell’operazione. Filì e Napoletano non saranno convocati, mentre Fazzi ha recuperato condizione ed è a disposizione. Abbiamo le idee chiare con il presidente Sciotto e il direttore Logiudice. Bisogna trovare il giocatore giusto e motivato, chi spera in qualcosa di migliore e non sposa il progetto e il blasone del Messina non fa per noi”.

L’Avellino ha inanellato una striscia importante anche se le aspettative estive erano differenti: “Affrontiamo una squadra forte. Vengono da otto risultati utili consecutivi, giocano bene. È la nostra terza finale, nella partita secca può succedere tutto. Sono forti fisicamente, nei singoli, si sono potenziati, hanno un allenatore che conosce il campionato ed è tra i migliori della categoria. Il valore aggiunto forse è Russo, che era a Messina un anno fa”.

Catania
Catania celebra la sua quarta marcatura stagionale con un balletto (foto Paolo Furrer)

Raciti punterà tutto sull’agonismo: “Faremo una partita di combattimento nella nostra arena. Dobbiamo uscire dal campo senza rimpianti, consapevoli di avere dato il massimo. Ho chiesto di essere compatti e difficili da affrontare. Sarà una gara maschia, fisica, lotteremo su ogni pallone, centimetro per centimetro. In questo momento è importante il risultato, muovere la classifica, se non puoi vincere è importante non perderla. Non andremo all’arma bianca né lasceremo praterie”.

La società è consapevole di dovere ancora puntellare l’organico ma non ci sono comunque alibi: “La priorità è la difesa ma monitoriamo il mercato anche per centrocampo e attacco. Dobbiamo aspettare la chiusura del 31 gennaio per una rosa definitiva. L’identità di squadra invece dobbiamo averla indipendentemente da acquisti. L’atteggiamento è dettato dalle dinamiche della partita. Metteremo in campo un undici che non perderà la sua fisionomia ribattendo però alle caratteristiche dell’avversario”.

Acr Messina
Zuppel salta sui compagni a Viterbo (foto Paolo Furrer)

Un aspetto chiave è rappresentato dalle fasce e dal filtro del centrocampo: “In organico abbiamo già sei esterni, Kragl, Catania, Grillo, Iannone, Napoletano e Versienti. Avremo esterni più bloccati o propositivi a seconda della gara e dell’avversario. A Viterbo ho messo un uomo davanti alla difesa ma dobbiamo sempre essere propositivi. È più semplice chiedere sacrificio agli attaccanti che avere poi un uomo in meno in fase di possesso”.

I club organizzati si sono riavvicinati dopo mesi di contestazione: “Hanno fatto un passo avanti. I tifosi sono venuti in allenamento così come erano a Viterbo. Hanno tifato e cantato, ci chiedono disperatamente di salvare il Messina e questo ne evidenzia la maturità. Non dobbiamo vincere una singola gara ma guardare all’obiettivo finale. I professionisti dello staff o della rosa magari l’anno prossimo non ci saranno, i tifosi invece restano e fanno la storia. Dobbiamo salvaguardare un bene prezioso”.

stadio Franco Scoglio
La terra collocata all’esterno del terreno di gioco (foto Paolo Furrer)

Lo spirito ritrovato è più importante anche dalle possibili difficoltà legate al fondo di gara: “Ai ragazzi ho detto che una volta recuperato il morale dopo un periodo brutto e mortificante adesso bisogna lavorare sull’equilibrio. Non possiamo esaltarci o deprimerci. Anche il mental coach che lavora ogni giorno con loro è determinante. Il campo sarà in buone condizioni, il manto erboso si è ripreso. Dipende anche dal tempo e dall’eventuale pioggia, che potrebbe allentarlo”.

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