Il tecnico del Messina Ezio Raciti può celebrare la terza vittoria esterna. In trasferta sono arrivati dieci dei 18 punti conquistati in un 2023 da record, che riapre definitivamente il discorso salvezza: “Sono soddisfatto per tre punti pesanti e per la prestazione. Abbiamo messo in campo quello che avevamo preparato in settimana. Il Latina ha un buon palleggio e fraseggio ma concede qualcosa dietro. Oltre ai due gol abbiamo avuto un’altra occasione di Marino, non abbiamo mai rischiato, legittimando il risultato”.
L’ex allenatore del Siracusa ha commentato anche la chiave tattica: “Difendevamo in sei con gli aiuti di Fofana e Mallamo e lasciavamo le marcature a uomo, con l’appoggio di Marino in fase di non possesso. Quando avevamo la palla invece Roberto riusciva a buttarsi oltre le linee per supportare Perez. Infatti era sfinito e l’ho sostituito prima. Stiamo bene in campo: ho visto una squadra organizzata”.
Decisivo il contropiede che ha sbloccato il match ed esaltato le qualità degli acquisti invernali, Perez e Kragl, oltre all’autore del gol: “Nelle ripartenze diventa pericolosa grazie a giocatori importanti davanti. Sapevo che potevamo attaccare gli spazi che ci venivano concessi. Nella ripresa ho cambiato tre uomini davanti perché avevo bisogno di gente fresca per fare ancora male agendo di rimessa, anche se spesso abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio e il secondo gol poi è arrivato su una punizione.”.
Dopo Andria e Viterbese, il Messina si è lasciato alle spalle anche la Turris, scalando un’altra posizione, determinante in chiave play-out: “Siamo in piena bagarre e dobbiamo continuare ad interpretare le partite come finali, una per volta. Servirà tanta determinazione, ma non faremo mai barricate o tanti falli. Sono contrario alla cattiveria, però la compattezza e l’identità ci devono essere sempre”.
