Il tecnico del Messina Ezio Raciti è tornato in sala stampa per presentare la trasferta di Picerno e fare il punto sul momento della squadra: “Le energie vanno di pari passo alle motivazioni e ne abbiamo tante. Abbiamo preso l’impegno di lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita e così faremo. Ogni partita è una finale, ha storia a sé. Così come non bisognava esaltarsi nei momenti migliori bisogna affrontare con lo stesso equilibrio anche le difficoltà, che sono circoscritte alle partite superate”.

Non recupereranno due dei big ingaggiati nel corso del mercato invernale, mentre tornano a disposizione Trasciani, Marino e Iannone: “Kragl e Ragusa sono importanti per noi ma nelle ultime tre o quattro partite abbiamo avuto purtroppo sempre tre o quattro assenti. Non possiamo piangerci addosso ma dobbiamo lavorare sui presenti, che hanno lavorato bene. La squadra ha un’identità e i ragazzi che li sostituiranno si integreranno al meglio nei nostri meccanismi”.
L’ex tecnico del Siracusa non vuole comunque fasciarsi la testa e d’altronde i 25 punti raccolti in quindici giornate sono più del doppio degli 11 raccolti nelle prime venti: “Non ci siamo mai lamentati delle defezioni e delle direzioni di gara. Domenica abbiamo giocato una buona partita ma nei momenti determinanti l’arbitro ci ha tolto qualcosa, come era già successo a Torre del Greco. Ci sono tante coincidenze negative. Le abbiamo già superate in passato e speriamo che presto possa esserci su di noi un alone di positività. Alla fine il nostro programma è stato rispettato: siamo in corsa per la salvezza diretta e non molleremo niente”.

Raciti, rimasto in silenzio nel post-gara con il Foggia, ha commentato l’intervento del direttore sportivo: “Ha fatto riferimento ad una stanchezza mentale, inevitabile per chi rincorre tanto. All’inizio l’obiettivo era evitare la retrocessione diretta, poi abbiamo agganciato i playout e scalato la relativa griglia e adesso dobbiamo fare l’ultimo sforzo per tirarci fuori del tutto. Logiudice mi diceva che siamo come un ciclista che ha percorso 80 metri e adesso mancano soltanto gli ultimi venti, i più duri perché adesso è affaticato maggiormente. Dobbiamo alzarci sui pedali con carattere, per lo sprint finale”.