Il tecnico del Messina Ezio Raciti può contare per la prima volta sugli ultimi acquisti e c’è ovviamente grande attesa per il principale colpo di mercato, Antonino Ragusa: “Essendo un professionista si è allenato costantemente, anche prima di arrivare qua. Sapeva che sarebbe arrivata una chiamata e voleva farsi trovare pronto. È tra i disponibili, deciderò se rischiarlo dall’inizio. È difficile tenere fuori un elemento che è un valore aggiunto”.
Mentre Andria e Turris sono senza vittorie da dieci giornate, il Monterosi ne ha conquistata soltanto una nelle ultime otto giornate e la Gelbison addirittura una nelle ultime dodici, l’Acr è invece in grande salute: “Noi non avevamo bisogno di migliorare una squadra che era in difficoltà. Veniamo da cinque risultati utili consecutivi, abbiamo un’identità e una fisionomia. La squadra è stata completata a livello di organico ma va dato merito a chi ha già fatto bene fin qui, cambiando l’aspetto mentale dello spogliatoio”.
Al “Franco Scoglio” sarà di scena il Cerignola: “Hanno tanta autostima perché hanno confermato lo zoccolo duro che ha vinto il campionato di D, hanno un allenatore capace che li fa giocare bene e li alterna. Sarà un avversario ostico, difficile da affrontare. Occorrerà attenzione, non possiamo vanificare quanto fatto ma dobbiamo muovere ancora la classifica”.
Raciti ritrova anche Pasqualino Ortisi, che fece esordire a Monopoli con il Siracusa nel maggio 2019: “Quattro anni fa quando abbiamo giocato una partitella tra prima squadra e la formazione “Berretti”. Mostrava grandi capacità, dal giorno successivo l’ho integrato nel gruppo e ha avuto modo di esordire in C a 16 anni. Può giocare in tutti e quattro ruoli davanti, come falso nove, sotto punta, a destra o a sinistra. Può calciare con entrambi i piedi. Sceglie sempre la giocata giusta, è un prospetto importante per il Messina per i prossimi anni. Va inserito senza bruciare le tappe. Potrebbe partire dall’inizio o subentrare a partita in corsa”.