Il Messina di Ezio Raciti ha raccolto 14 punti in sette gare e adesso crede sempre più nella salvezza diretta: “Siamo stati più cinici di domenica scorsa. Sono decisivi gli episodi, che questa volta ci sono andati a favore. La società ha fatto l’impossibile sul mercato, tesserando nove ragazzi di grande spessore che hanno innalzato il tasso tecnico del gruppo. Avevamo già elementi bravi in rosa. Kragl fa parte di una squadra che adesso ha un’identità”.
Se il bis il tedesco se lo è costruito da solo, il primo gol è arrivato su uno splendido schema da calcio d’angolo: “La rete l’abbiamo provata una volta sabato mattina ed è andata subito bene. Il mio vice Cinelli si occupa dei calci piazzati e sappiamo che Ragusa può metterla dove vuole, anche a quaranta metri di distanza. Kragl ha segnato: la qualità e il tasso tecnico sono determinanti ma anche chi come Fofana, Fiorani, Marino e Ortisi ha corso per tre al loro fianco”.
L’attenzione adesso si sposta sull’infermeria, anche perché Piazza, Angileri e Filì sembrano già avere concluso la loro stagione e adesso ci sono tante situazioni da monitorare, partendo ovviamente dall’autore della doppietta: “Kragl ha subito un pestone sulla caviglia. Lo staff medico gli ha collocato un fasciatura compressiva per non farla gonfiare. Nelle prossime 24 ore capiremo l’entità dell’infortunio. Aspettiamo anche l’esito di vari accertamenti a cui si è sottoposto Catania“.
Raciti ha gestito anche altri protagonisti, per evitare altri infortuni: “Ferrara non si era allenato fino a venerdì ma in campo ha risposto bene. Helder Baldé aveva un problema alla caviglia, che era gonfia. Ibou Balde ha sentito una fitta al quadricipite. Ha avuto la maturità di capire che poteva farsi male e insieme abbiamo preferito non rischiarlo per non aggravare la situazione. Speriamo di recuperarlo in pochi giorni. Domenica abbiamo una gara importantissima con la Fidelis Andria e c’è bisogno di tutti”.
