Il Messina è scivolato nuovamente a -6 dalla salvezza diretta anche se la classifica nella porzione centrale resta molto compatta e una vittoria potrà cambiare ancora gli scenari. Anche perché nelle ultime otto giornate i peloritani affronteranno ben cinque scontri diretti, con l’obiettivo di replicare le imprese già centrate con Viterbese, Gelbison e Latina.
Il tecnico Ezio Raciti è amareggiato perché contro il Monopoli si è ripetuta la beffa già concretizzatasi in una precedente uscita casalinga: “L’episodio è stato uguale a quello nella partita con il Cerignola, su un calcio piazzato, in superiorità numerica, su una palla sporca. Hanno avuto fortuna, capacità e cattiveria di sfruttarla. Tolto questo episodio il pareggio sarebbe stato giusto e forse avremmo anche potuto recriminare per il rigore non assegnato e le occasioni create anche se in modo scomposto contro una squadra importante e attrezzata”.
Non è bastato inserire elementi più fisici per fronteggiare un terreno reso ancora più insidioso dalla pioggia: “Qualche ragazzo più leggero come Mallamo e Fiorani ne ha risentito. Ho cercato di fare dei cambi nel secondo tempo, per aumentare la nostra fisicità. Con gente più possente come Marino e Konate volevo aumentare la forza e la capacità di contrasto in mezzo al campo. La partita la prepari in un modo, poi le dinamiche cambiano. Abbiamo provato con le nostre capacità a vincere la gara”.
L’ex tecnico del Siracusa sottolinea comunque la qualità del Monopoli, capace di fronteggiare l’assenza del suo top scorer, Starita, autore già di otto reti in stagione, e di altri quattro potenziali titolari: “Loro hanno sopperito a delle assenze importanti con giocatori che in altre squadre di serie C giocherebbero titolari. Il campionato di C è difficile, bisogna lottare fisicamente e dal punto di vista dinamico più che in altre categorie. La qualità comunque viene fuori. Sapevamo che era una gara difficile, la temevamo, è andata male. Non è stata comunque una catastrofe”.
La salvezza resta un obiettivo raggiungibile. La retrocessione diretta è lontana ben otto lunghezze, i playout potranno essere evitati con altri successi negli scontri diretti. Raciti non drammatizza e fa il punto anche sui giocatori più provati fisicamente: “Alla fine del percorso vedremo cosa conquisteremo. Io ho grande fiducia nella squadra. Balde veniva da tre settimane di inattività e dopo 45 minuti si è stancato. Mi serviva qualcuno che attaccasse la profondità oltre Perez e mi sono affidato a Marino. Kragl ha avuto un problema la scorsa gara. Non poteva giocare, c’era il rischio di un danno più grave. Così invece crediamo di recuperarlo per la prossima gara”.