La quarta vittoria in sei gare lancia definitivamente un Messina che ha cambiato volto rispetto al girone di andata. Il tecnico Ezio Raciti è soddisfatto: “Loro avevano attaccanti di spessore. Noi dovevamo mantenere colpo su colpo sotto l’aspetto fisico e abbiamo scelto i muscoli di Konate, consapevoli che poi sarebbe uscita la nostra maggiore qualità. Quando hanno abbassato i ritmi abbiamo cambiato i due esterni e inserito Marginean in mezzo per fare risultato pieno”.
A confortare le risposte arrivate dai calciatori recuperati dopo mesi di assenza, come Morelli e Catania: “Questa squadra lavora bene in allenamento. Ci sono uomini importanti che non si risparmiano. Lorenzo è rientrato da poco, poteva fare 20-25 minuti a un ottimo passo e appena si sono aperti gli spazi l’ho inserito e li abbiamo sfruttati. La gara è andata proprio come l’avevamo preparata”.
Il Messina ha perso punti soltanto contro Foggia e Monterosi, che sono tra le formazioni più in palla: “Anche quando si mugugnava per i pareggi in casa in realtà stavamo crescendo. Sapevo che saremmo venuti fuori. Chi merita gioca a prescindere dall’età e dal nome. Questa linea sicuramente paga nel rapporto con i ragazzi”.
Busatto ha ritrovato la via della rete: “Durante il riscaldamento gli ho detto che c’è meritocrazia. Ha giocato una partita importante e lottato come con il Monopoli. È stato premiato e riproposto per questo. Sul gol ha fintato, aspettato che si creasse lo spazio e l’ha piazzata bene. Prima di testa non si era potuto coordinare e aveva concluso alto. È stato importante in fase di non possesso, si è sacrificato sul loro play nel primo tempo. Cresce ed è un’arma in più”.
Anche la difesa appare più solida ed è caduta soltanto per un penalty: “Sono più i gol fatti di quelli subiti. Abbiamo retto bene con Carillo e Celic, non considero neppure il rigore. Abbiamo creato una buona diga in mezzo al campo, dove Damian è stato sontuoso, dando equilibrio e facendo filtro davanti alla difesa. Nessuno ha reso al di sotto delle aspettative. È bello vedere giocare il Messina, fa almeno a tratti un gioco importante”.
Sabato prossimo l’opportunità di coronare una lunga rincorsa e ricacciare indietro nella lotta salvezza un’altra avversaria: “Con la Juve Stabia sarà un’altra finale, un’occasione da non sprecare. Non dobbiamo piacerci ma cercare continuità per uscire finalmente dalla zona playout. Daremo ancora tutto quello che abbiamo”.
Con Raciti e il vice Cinelli in panchina si viaggia a una media da alta classifica, una bella rivincita per un tecnico accolto con scetticismo: “I meriti sono dei ragazzi, che si sono liberati della paura di giocare, sono propositivi e quando perdono palla in attacco sanno che si può sempre recuperare. Andavano aiutati nei momenti di difficoltà. I giovani hanno bisogno di consigli, pacche sulle spalle, nella gestione della settimana, e non lasciati in disparte. Hanno fatto gruppo, gli assenti li hanno incoraggiati telefonicamente. Siamo uniti e in campo ci divertiamo”.