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Raciti: “Messina eccezionale, gruppo sano. Compatti dietro, organizzati davanti”

Il Messina di Ezio Raciti ha ottenuto la terza vittoria consecutiva, alimentando le aspirazioni salvezza. In avvio però l’Avellino si è fatto preferire e il tecnico lo ammette con onestà: “Abbiamo iniziato troppo timorosi. Il blasone e il percorso dell’Avellino ci hanno condizionato. Ci siamo fatti male da soli, stando troppo bassi. Entravano sempre a sinistra con facilità, anche perché il loro esterno aveva un’altra frequenza di passo rispetto a Trasciani, che poi ha cambiato fascia e ha giocato una gran ripresa”.

Acr Messina
Il Messina celebra il raddoppio (foto Paolo Furrer)

Poi la gara è cambiata e l’Acr ha trovato il vantaggio decisivo:Fumagalli è stato bravo a neutralizzare alcuni palloni. Per fare risultato li abbiamo fatti sfogare e poi si sono allungati e disuniti. Dopo venti minuti abbiamo mostrato più coraggio. Siamo stati bravi nelle ripartenze, organizzate, senza buttare palla. Abbiamo marcato sui palloni filtranti e loro hanno dovuto alzare la sfera. Una partita eccezionale, anche se lavoreremo sugli errori per non ripeterli”.

Raciti ritiene che il terreno di gioco non abbia influito: “Era uguale per entrambe, non eravamo noi sul velluto e loro su un campo di patate. Con la pioggia il terreno si è allentato, non è in sintetico. Abbiamo concesso qualcosa nel primo tempo, siamo stati fortunati a passare in vantaggio e siamo stati bravi a mantenere il risultato nonostante i loro cambi”.

Balde
L’esultanza liberatoria di Balde sotto la Curva Sud (foto Paolo Furrer)

L’ex tecnico del Siracusa loda alcuni dei protagonisti: Balde in questa posizione sporca la prima giocata avversaria, filtra il play avversario e quando prendiamo palla riparte. Ha qualità tecniche e doti atletiche. Mallamo è giovanissimo ma è capace di grandi prestazioni. È destinato a fare una carriera importante. È un ragazzo serio, umile, che apprende e migliora costantemente perché si applica in modo maniacale”.

Raciti è soddisfatto del rendimento della retroguardia ma anche di chi è subentrato: “I quattro dietro sono stati compatti. È da lì che dovevamo ripartire, concedendo poco, restando stretti. Kragl e Catania avevano speso tanto, la condizione fisica deve migliorare. Non aveva senso rischiare un infortunio muscolare. Marino e Konate sono subentrati bene e si sono messi a disposizione”.

Lorenzo Catania
Lo spunto di Lorenzo Catania (foto Paolo Furrer)

Determinante l’armonia ritrovata: “Abbiamo un regolamento preciso nello spogliatoio: il collettivo vale più dei singoli e dei personalismi e tutti stanno rispettando questo patto. Non sono parole fatte: siamo un gruppo sano, con giovani che hanno un trascorso in società professionistiche. Chi è arrivato ha mostrato serietà e ha alzato il valore della squadra, che andava completata e ancora oggi qualcosa va fatto. La pizza? Questa volta la offrirà Kragl…”.

Omaggio conclusivo per la Curva Sud: “I tifosi hanno cantato per novanta minuti sotto l’acqua in una partita difficile, dopo ogni parata di Fumagalli, non era scontato, al di là del gemellaggio. Ci hanno dato una grande carica. Abbiamo superato la fase di sofferenza e gli abbiamo regalato una vittoria di cui si può essere orgogliosi. Non sarà facile per nessuno mettere sotto l’Avellino”.

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