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Raciti: “Il top Rizzo a segno sotto la Curva. Scettici smentiti con il lavoro”

Ezio Raciti può finalmente celebrare una meritata salvezza: “È normale essere contenti. Ce l’abbiamo fatta, dopo tanto lavoro e un percorso difficile: abbiamo superato ostacoli non semplici e messo la salvezza in cassaforte. Credo che un allenatore debba sempre valorizzare il potenziale dello staff oltre che dei calciatori. Daniele Cinelli ha entusiasmo, educazione e in campo sviluppa quanto organizzato e discusso in settimana. Era un valore aggiunto e per il bene del Messina lo abbiamo sfruttato. Anche i preparatori, Marco Onorati, Delfio Restuccia e Omar Baeli, sono stati determinanti”.

Acr Messina
Grande festa per il Messina a fine gara (foto Paolo Furrer)

Il tecnico ha convinto anche i suoi detrattori e si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Non possiamo metterci al livello di chi ha gettato fango e speculato. Si è sempre parlato dell’insufficiente esperienza del mister. I numeri delle salvezze di Siracusa e Messina dicono altre: percentuali punti altissime, chi critica a priori dovrebbe avere un po’ di buon senso. Con questi risultati ci saremmo salvati lo stesso anche senza l’esclusione del Catania”.

L’inserimento di Busatto per Fofana ha fotografo la voglia di vincere: “Il pari poteva andare bene ad entrambe le squadre ma non potevamo deludere un pubblico meraviglioso. Volevamo salvarci con i nostri mezzi e non con le disavventure altrui. Sarebbe riduttivo per i ragazzi dire che ha pesato la vicenda del Catania. È stata una gara difficile, non bella per via del vento, che abbiamo cercato di sfruttare nella ripresa. Per la terza partita di fila non subiamo gol”.

Rizzo
La soddisfazione del messinese Giuseppe Rizzo (foto Paolo Furrer)

Non si poteva immaginare un epilogo migliore: “È stata la giornata perfetta, per il gol del messinese Rizzo sotto la Curva, che gli avevo predetto alla vigilia. È un trascinatore carismatico, che ha grandi qualità calcistiche. Chiudiamo il cerchio nel modo migliore. Qualcuno nello spogliatoio era rammaricato della fine del campionato e del fatto che questo gruppo potrebbe disperdersi, stavamo bene assieme. Siamo in media playoff con una gara da giocare. Non siamo sazi, cercheremo di ottenere un altro successo”.

Determinante la correzione di rotta sul mercato, anche se Raciti ringrazia tutti i predecessori: “Con il direttore Pitino abbiamo cercato i profili giusti che potessero darci una mano. Dovevano essere uomini d’esperienza, per plasmare un gruppo giovane. Siamo stati bravi a modificarla in corsa. Dedico la salvezza anche a Sullo e Capuano, c’è un po’ del lavoro di tutti: Manfredi, Pitino, Lo Monaco e Argurio e in primis un presidente battagliero, che non si è arreso a dicembre e ha ridato vigore al progetto”.

Curva Sud
Record di presenze stagionali a Messina (foto Paolo Furrer)

Raciti potrebbe tornare nelle retrovie nonostante i 26 punti raccolti, il doppio dei 13 dell’andata: “Alleno da 32 anni, in tutte le categorie, dalle giovanili ai dilettanti ai pro. Ho 1.100 partite in panchina e ho quasi sempre centrato gli obiettivi. Ci ho messo passione, voglia, esperienza, la gestione di momenti in cui altri sarebbero stati più impulsivi. Ho anteposto sempre il mio lavoro alle possibilità di andare fuori dalla Sicilia. Mi godo questo momento, poi non so se continuerò qui”.

Determinante lo spirito che si è creato nello spogliatoio: “Un pezzo di cuore rimarrà a Messina, per i risultati e il feeling con i ragazzi. Sono entrato in empatia con la squadra. Sono sempre stato leale e sincero, sia quando giocavano che quando venivano sostituiti o restavano fuori. Lo hanno percepito, ho ricevuto grandi gesti di affetto che vanno oltre e mi hanno commosso. Auguro al pubblico messinese di ritrovare l’entusiasmo e il piacere di tornare allo stadio”.

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