Il pareggio conquistato in rimonta a Palermo, dove il Messina ha sfiorato anche il gol del possibile successo con Piovaccari, ridà grande linfa alle ambizioni salvezza dei peloritani. Ne è consapevole il tecnico Ezio Raciti: “Sapevamo che Federico ci poteva garantire esperienza, tenendo la palla lì davanti. Non aveva nelle corde più di un tempo per cui ho scelto di metterlo nel secondo in caso di necessità e così è stato. Il mercato è stato importante anche se ci ha portato alcuni ragazzi non ancora in condizione. Ho dovuto fare la scelta di giocarmeli un po’ alla volta, come Statella, che si è aggregato all’ora di pranzo, a poche ore dal match mentre gli altri come Caruso non si erano comunque ancora allenati con il gruppo. Non potevamo metterli in campo dall’inizio”.
Il Palermo che aveva condotto le danze nel primo tempo si è eclissato nella ripresa: “Avevamo scelto di prenderli alti. Non ci siamo riusciti nel primo tempo ma abbiamo avuto una reazione importante nella ripresa. Colpiti nell’orgoglio, abbiamo contrattaccato. Abbiamo creato diverse occasioni contro una squadra fortissima. Vedo più meriti del Messina che demeriti loro, dopo un grande primo tempo. Non ho una mentalità difensivista. Dipende come si interpreta la partita, più del modulo. Siamo stati propositivi, ci siamo alzati e ai punti abbiamo meritato il pareggio”.
Proprio i nove volti nuovi arrivati dal mercato ampliano le alternative e garantiscono nuove armi ai peloritani. Raciti è fiducioso: “Quando staremo bene tutti il Messina troverà equilibrio e fiducia, per togliersi dalla bassa classifica nel corso del girone di ritorno. “Sapevamo di avere tre partite davanti molto difficili. Andremo a Bari e poi riceveremo il Foggia in casa. Pensiamo a una gara per volta, Palermo ci dà autostima. C’è la consapevolezza di potersela giocare con tutti. Con il Covid è un campionato strano, fortunatamente non abbiamo avuto troppe assenze in contemporanea. Stiamo lavorando bene, stiamo tenendo dal punto di vista atletico”.