Ezio Raciti è costretto a commentare la terza sconfitta della sua gestione, caratterizzata invece da cinque vittorie e quattro pareggi. Il tecnico del Messina in conferenza stampa ha commentato l’inatteso passo falso con la Juve Stabia: “Nei primi dieci minuti abbiamo avuto timore, subendo forse l’aver subito gol sul calcio d’angolo per una disattenzione. Sapevamo che Schiavi si defila e va sul secondo palo, ma Fofana che doveva marcarlo ha subito un blocco e ci siamo fatti sorprendere come polli. Ma poi l’atteggiamento non è stato rinunciatario da parte dei ragazzi. Nel calcio a volte Si fa più fatica”.
A mancare soprattutto l’incisività nella metà campo offensiva, nonostante la staffetta tra le due punte: “Non siamo stati bravi e incisivi sotto rete, non abbiamo creato grandi occasioni, fallendo l’ultimo passaggio e le scelte. Loro sono una squadra esperta e la gara si è messa come volevano. Nella ripresa ho provato a cambiare l’inerzia inserendo Adorante, che negli spazi stretti è più predisposto di Busatto. Abbiamo provato ad entrare sugli esterni. Si sono messi tutti dietro e ci serviva rapidità nelle gambe, che hanno Russo e Gonçalves, e potevano agevolare gli inserimenti di Marginean e Fofana. C’è stato tanto palleggio ma non siamo stati molto pericolosi”.
L’allenatore catanese non ritiene che vi sia stato un problema di agonismo: “I ragazzi erano determinati, si erano preparati bene. È difficile mantenere alta la concentrazione, come è riuscita a fare la Juve Stabia. È una gara nata male e non siamo riusciti a raddrizzarla. Soffriamo quando l’avversario si chiude. Ci siamo messi con il 4-4-2 per attaccare di più la porta ma poi è arrivata anche l’espulsione di Morelli e abbiamo dovuto arretrare Gonçalves, perdendo un uomo davanti che poteva darci qualcosa in più”.
Raciti, che aveva ereditato una squadra sul fondo della graduatoria e con il morale sotto i tacchi, non vuole però dimenticare un febbraio da record, che ha portato ben 14 punti, dopo i 18 ottenuti nei primi cinque mesi del torneo: “Non credo che questa sconfitta possa rovinare l’autostima dei ragazzi e il nostro percorso. Facendo ancora risultato avremmo lavorato meglio, con il morale alto ma non possiamo buttare a mare tutto quello che abbiamo fatto. L’1-0 ha messo nelle condizioni migliori una squadra che ha fisicità: hanno addormentato la partita, non c’erano le condizioni ideali per riprenderla. Pensavamo di disputare una gara diversa ma ci siamo ritrovati sotto dopo cinque minuti: spesso sul campo le dinamiche cambiano rispetto a come pensi la partita”.