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Messina

Quitadamo: “Con il 4-4-2 c’è più ordine. La Cittanovese l’avversario peggiore”

Tra gli over di maggiore esperienza in casa Fc Messina c’è il difensore Gabriele Quitadamo, che in carriera ha già conquistato due promozioni tra i professionisti con il Cuneo e vanta ormai oltre 150 apparizioni tra C e D.

Il bilancio di squadra è lusinghiero, grazie alla recente inversione dirotta: “Sono contento dell’ultimo periodo, in cui abbiamo conquistato quattro vittorie consecutive. Non so dire cosa sia cambiato rispetto al passato: con Costantino ci siamo trovati benissimo e abbiamo offerto buone prestazioni, raccogliendo poco. Magari con il 4-4-2 siamo più ordinati anche in campo e ognuno rispetta meglio la sua posizione”.

Carbonaro
L’espulsione di Carbonaro lascia il Fc senza il suo bomber (foto Giovanni Chillemi)

A livello personale il calciatore torinese spera invece di crescere ancora, nonostante le quindici presenze già all’attivo tra campionato e Coppa: “Non è facile trovare spazio ma io non mi accontento mai. In difesa siamo messi bene tra under e over, è normale quindi alternarsi. A livello di prestazioni comunque sono molto soddisfatto. Sono duttile e ho ricoperto tutti i ruoli. Mi trovo bene sia da centrale che da esterno”.

Il -11 dal Palermo e il -6 dal Savoia sono stati accumulati nella prima metà del girone di andata: “Abbiamo peccato nelle partite con le formazioni di bassa classifica. Pesa la sconfitta con il Corigliano, anche se a livello di gioco l’abbiamo meritata. Con il Castrovillari in casa siamo andati subito in dieci, a Nola abbiamo vanificato una netta supremazia territoriale e a Biancavilla sprecato un doppio vantaggio. Potevamo raccogliere di più”.

Coria
Coria in azione con il Marina di Ragusa (foto Giovanni Chillemi)

Quitadamo ha giudizi lusinghieri per la rosa allestita in estate, che non a caso non è stata scalfita dal mercato: “Abbiamo under di spessore, tecnicamente e mentalmente. Sono svegli, già pronti. Cito Casella, Brunetti, Correnti ma anche Miele, un po’ chiuso da Giuffrida e Marchetti. È una squadra da primi posti”.

Domenica è in programma un test da brividi, contro la Cittanovese, che ha vinto quattro delle ultime cinque partite, battendo anche Savoia e Acr e conquistando 16 dei suoi 22 punti in casa: “È una partita veramente difficile. Hanno vinto cinque volte su sette in casa e sono in grande forma. È l’avversario più ostico del momento, che affronteremo senza il nostro lanciatissimo bomber Paolo Carbonaro. Sono convinto che chi lo sostituirà comunque non lo farà rimpiangere”.

Quitadamo
Quitadamo in azione contro il Castrovillari (foto Familiari)

Dopo una carriera vissuta quasi interamente in Piemonte, con una sortita in Toscana, Quitadamo ha scelto la Sicilia: “Avevo tante richieste al Nord ma ho voluto fare un’esperienza nuova, anche a livello agonistico. Ho trovato un’ottima società, che non ci fa mancare nulla: è molto seria e in D se ne vedono poche così. Il presidente poi è molto passionale. Ama la squadra e ce lo dimostra in tutti i modi”.

Gli ultimi innesti dovrebbero consentire di compensare infortuni e defezioni: “La fortuna non ci ha assistito. Non è facile sopperire ad assenze come quelle di Aladje e Melillo, anche se fin qui ci stiamo riuscendo. Fernandez? Era fermo da un po’ ma si vede che in campo è molto esperto e incisivo. Attendiamo di vedere in partita lui e Marone, mi sembrano due ottimi giocatori. Quello del portiere è un ruolo difficilissimo: il minimo errore si paga e non c’è nessun’altro giocatore che ti copre le spalle”.

Bevis
Bevis è tra le piacevoli rivelazioni in casa Fc (foto Giovanni Chillemi)

Quitadamo non ritiene chiusi i giochi, nonostante il vantaggio delle due battistrada: “Il campionato è difficile e livellato. Lo dimostra il Palermo che dopo avere fatto benissimo ha perso sette punti, andando un po’ in difficoltà e pareggiando con la Palmese. Il Savoia è a cinque punti ed è la rivale più accreditata, ma è presto per tirare le somme”.

Le quattro vittorie di fila sono coincise con la soddisfazione più grande per Gabriele, che è diventato papà: “Mia moglie e mio figlio sono a Messina da due settimane. Prima mi capitava di arrivare a casa nervoso per un contrasto o un errore, ora quando li rivedo cambia tutto. In fondo, ci cose più importanti del calcio”. 

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