Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza
Tra i tanti protagonisti dell’ultimo biennio vincente dell’ACR Messina Giuseppe Quintoni è l’unico a non essersi ancora accasato. L’esterno, che proprio oggi compie 30 anni, fa il punto sulla sua strana annata: “Da settimane, ormai, mi alleno con il Città di Messina, in attesa dell’offerta giusta. Orlandina, Due Torri e gli umbri del Bastia mi hanno contattato, ma non abbiamo trovato l’accordo. Spero di accasarmi presto in Italia, altrimenti a gennaio potrei prendere in seria considerazione l’ipotesi Finlandia. È molto stimolante, anche perché significherebbe cambiare vita, pur se magari per pochi mesi. Però dovrò ovviamente valutare bene, in quanto sarebbe una novità assoluta anche per la mia famiglia ed i miei cari”.
Inevitabile un commento sul momento attraversato dalla formazione di Grassadonia.“La mia avventura con l’ACR non è proseguita perché l’età media mi avrebbe penalizzato eccessivamente: Lo Monaco in tal senso è stato chiarissimo. Per ora non sta andando al massimo ma si rialzeranno presto. La salvezza è ampiamente alla portata. Ci sono tante formazioni alle loro spalle che non possono infastidire il Messina. È una squadra ancora dai due volti, ma la strada è lunga ed alla fine il mister e la proprietà non avranno problemi ad uscirne”.
Quintoni non è sorpreso dal pari casalingo con l’Aversa Normanna fanalino di coda: “Di certo il gruppo deve crescere a livello di prestazioni rispetto all’ultima prova e ripartire magari dalla gara vinta con il Lecce. La realtà è che quando affronti una squadra di rango è facile prepararla, soprattutto se sai giocare al calcio. Le formazioni di bassa classifica sono invece rognose e non ti fanno giocare. Ed un pari con loro è considerato come due punti persi”. Il mancino sta seguendo dal vivo gare di serie D ed Eccellenza, mentre per la Lega Pro c’è il computer. “Sto vedendo spesso il campionato su Sportube. Benevento, Salernitana e Lecce sono formazioni davvero quadrate, hanno qualcosa in più. La sorpresa è la Vigor Lamezia, ma anche Casertana e Matera sono ottime squadre”.
Tra i Dilettanti c’è una capolista inattesa ed una formazione con tanti ex compagni per la quale fare il tifo. “Il Torrecuso è una sorpresa, che ora ovviamente vola sulle ali dell’entusiasmo. L’Akragas non può sbagliare per il secondo anno di fila e considerando che lì giocano Chiaria, Savanarola e Chiavaro non potrebbe che farmi piacere una loro risalita. Credevo che il livello del torneo si sarebbe alzato, ma invece sembra paradossalmente il contrario. Ho sentito Caldore, che si è accasato al Sorrento e mi confermava che la D vinta con il Messina era un campionato diverso. Da gennaio comunque con i ritocchi sul mercato cambieranno volto in tante”.
Fanno, invece, un po’ fatica le tre messinesi. “L’Orlandina vive tanti disagi, il Due Torri è partito bene ma sta stentando. Venuto è un grande motivatore e lavora tantissimo, ma forse l’organico non è competitivo ai massimi livelli. Non credevo che avrebbe affrontato tante difficoltà la Tiger Brolo ma loro sono comunque soddisfatti e convinti di centrare la salvezza”.
In Eccellenza, infine, c’è il Milazzo che sogna di ottenere quei successi che arrivarono proprio quando Quintoni indossava il rossoblù. “Può centrare l’impresa, però forse serve ancora qualche acquisto per avere alternative all’ottimo undici di partenza. Li ho visti bene, ma hanno bisogno di cattiveria oltre alla qualità. Il Città di Messina laggiù in fondo non me lo aspettavo. Il Vittoria potrebbe sorprendere tutti, ma anche l’Igea Virtus è un collettivo di spessore. Il Siracusa è una corazzata, che sulla carta dovrebbe vincere a mani basse. Ma dovrà sudare le proverbiali sette camicie”.