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Protocollo fra il Panathlon e l’Aia per la promozione dell’etica sportiva

Il Distretto Italia del Panathlon International e l’Associazione Italiana Arbitri hanno firmato un protocollo d’intesa con la finalità di valorizzare l’idea che lo sport sia non solo una competizione ma anche un mezzo per educare al rispetto, al riconoscimento reciproco e alla solidarietà. A siglare il documento, presso la Sala “Paolo Rossi” nella sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio a Roma, sono stati il Presidente dell’AIA Carlo Pacifici, e il Presidente del Distretto Italia del Panathlon International Giorgio Costa.

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Trombetta, Cavanna, Pacifici, Costa, Sagrestani e Conti Nibali

Valore irrinunciabile e imprescindibile degli arbitri italiani è la correttezza e la lealtà nella vita sportiva come in quella sociale. Ne derivano la netta condanna del doping e della violenza sotto qualsiasi forma, del razzismo e di tutte le discriminazioni e la garanzia della parità tra uomini e donne e delle pari opportunità per l’accesso a qualsiasi ruolo e a qualsiasi livello gerarchico e/o funzionale all’interno dell’AIA. Il collante tra questi principi, che allo stesso tempo ne costituisce il fondamento, è la cultura del fair play, valore da applicare non solamente sui campi di gioco ma a cui riferirsi come stile di vita.

Tra le finalità istituzionali del Panathlon International Distretto Italia vi è proprio quella di promuovere l’idea di sport ispirato all’etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto e del fair play. Associazione riconosciuta benemerita dal Coni e dal Comitato Italiano Paralimpico, il Panathlon ha come scopo primario l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali e culturali e si adopera affinché sia garantita a tutti, incluse le persone con disabilità, la possibilità di una sana educazione sportiva, senza distinzione di razza, sesso ed età.

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Foto di gruppo delle delegazioni Panathlon e Aia presenti

“Nonostante i suoi 113 anni di storia la nostra è un’Associazione molto giovane. Contiamo ad oggi oltre 33 mila associati, tanti dei quali non sono ancora maggiorenni. Inoltre, 2700 sono donne, mentre 1500 provengono da 114 Paesi diversi di quattro continenti. Lo scorso novembre abbiamo siglato un accordo molto importante con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per dare la possibilità alle 206 sezioni arbitrali di entrare nelle scuole non solo per fare reclutamento ma soprattutto perché le istituzioni hanno riconosciuto il nostro valore etico, sociale e educativo”, ha esordito Carlo Pacifici. “Siamo molto contenti di siglare questa intesa con il Panathlon – ha concluso il Presidente dell’AIA – che porta avanti quegli stessi valori che trasmettiamo ai giovani associati all’interno delle nostre sezioni arbitrali: il rispetto delle regole, la solidarietà, l’amicizia, la condivisione e il fair play. Questo è per noi molto importante e lo sanno bene anche i nostri arbitri, che quando scendono in campo sono spesso soggetti a violenze fisiche e verbali soltanto per il loro compito di portare giustizia e pace sul terreno di gioco”.   

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L’assemblea elettiva del Panathlon Club di Messina

“Siamo sempre solidali e vicini agli arbitri vittime di violenza – ha dichiarato Giorgio Costa –. Ammiriamo l’equilibrio degli arbitri che così giovani svolgono una missione fondamentale per il mondo dello sport e per la nostra società. Con i nostri 6.000soci appartenenti ai 160club situati in tutte le regioni italiane, tra cui diversi club junior che rappresentano il nostro futuro, ci rechiamo anche noi nelle scuole per rivolgerci direttamente agli studenti. L’educazione, infatti, è la porta per arrivare all’etica. Non c’è etica senza rispetto delle regole, che sono indice di civiltà e proprio per questo è importante rispettarle”.

Il Presidente del Distretto Italia del Panathlon International ha poi aggiunto: “Abbiamo elaborato due carte etiche che vogliono tutelare anche la figura dell’arbitro: la ‘Carta dei diritti del ragazzo’ e la ‘Carta dei doveri dei genitori nello sport’. L’inclusione è uno dei nostri punti di forza e un terzo del nostro comitato di presidenza è composto da donne proprio perché vogliamo aumentare la componente femminile nello sport. Abbiamo gli stessi valori e non vediamo l’ora di collaborare insieme”.

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Una targa sui valori etici dello sport donata dal Panathlon

Ad introdurre la cerimonia di ratifica è stato Cesare Sagrestani, già Vicepresidente vicario dell’Associazione Italiana Arbitri e attuale Governatore dell’Area 14 Lazio del Distretto Italia del Panathlon International: “Ci tengo a sottolineare che l’idea di trovare un punto di incontro tra le due associazioni proviene dall’arbitro benemerito, il messinese Elio Conti Nibali, Vicepresidente del Panathlon Club di Messina e dirigente arbitrale di lungo corso. A quel punto per me è stato un grande piacere fare da tramite con i Presidenti Pacifici e Costa, che ringrazio tanto per la disponibilità. È sicuramente un’iniziativa meritoria perché AIA e Panathlon, grazie alla rete capillare di sezioni e club sull’intero territorio nazionale, hanno tutte le carte in regola per avviare una forma di collaborazione che sia in grado di valorizzare i principi etici e del fair play, che sono molto importanti non solo nello sport ma anche nella vita”. 

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