Nel suo discorso “urbi et orbi”, il nuovo Papa, Franco Proto, ha annunciato anche le linee guida del Messina che verrà: “Prima di tutto bisogna pensare ai debiti. Dobbiamo risanare i conti di questa società, avviando un serio e necessario risanamento. Se ci riuscirò avrò vinto la mia Champions. Non guardiamo solo la classifica. Misurateci sui comportamenti, che vengono prima dei risultati. La società di calcio è un’azienda atipica, che appartiene alla città. Dovremo ritrovare la continuità che ci è mancata”.
Il neo-presidente ha anche anticipato parte del nuovo organigramma: “Servono persone qualificate, che svolgeranno il loro ruolo con professionalità. Lello Manfredi ricoprirà il ruolo di direttore generale, avrà l’obiettivo di fare innamorare i tifosi e farli aumentare di numero. Marcello Pitino sarà il responsabile dell’area sportiva. Avrà il compito di far crescere anche il settore giovanile. Bisognerà aprirsi alle periferie e ai quartieri a rischio, con nuove scuole calcio. Guarderemo ai giovani del territorio, per addestrarli e formarli”.
Proto si è mostrato da subito esigente, ringraziando il tecnico Cristiano Lucarelli per il grande apporto ma tirandogli anche le orecchie per l’insufficiente rendimento esterno: “Dovrebbe perdere meno fuori casa perché statisticamente in trasferta non rende. Non ha comunque responsabilità, ha fatto tantissimo. È una grande risorsa per me, per la società, per la città, anche in prospettiva. Dobbiamo essere complementari”.
Proto si è rivolto sia a Stracuzzi, che lascia la presidenza dopo un anno e mezzo, che ad alcuni dei suoi più fidati collaboratori: “Tengo comunque a ringraziare tutti i soci uscenti per la disponibilità mostrate in queste ultime ore e l’avvocato Simona Giuffrida, che è stata fondamentale nella predisposizione degli atti. Giorgio Corona? Appena deciderà di essere con noi, liberandosi da altri impegni, lo coinvolgeremo”.