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Messina

Proto chiede la gestione del club, Stracuzzi il passaggio di quote o un posto in cda

Il Messina ha vissuto un pomeriggio di ordinaria follia. Invece di preparare l’imminente trasferta di Pagani, che a questo punto appare a rischio, squadra e staff tecnico si sono ritrovati all’esterno dei cantieri navali Dea, per sollecitare il passaggio di consegne tra l’attuale proprietà e il gruppo guidato da Franco Proto.

Stracuzzi
Natale Stracuzzi appone la sua firma sui contratti di Marra e Buonocore

In realtà era arrivata già in precedenza la firma di Natale Stracuzzi e Piero Oliveri su una scrittura privata che però contiene una modifica rispetto al preliminare redatto la sera prima nello studio dell’amministratore delegato Pietro Gugliotta. Ovvero la richiesta d’inserimento di due rappresentanti di loro fiducia all’interno del consiglio di amministrazione che dovrà essere costituito.

Una cautela dovuta al fatto che Proto non accetta l’immediata cessione gratuita delle quote proposta dai soci di maggioranza, ma chiede invece un’opzione sul pacchetto azionario, da esercitare entro il prossimo 30 giugno, e fino a quella data il contestuale contratto di gestione del club. Una sorta di “locazione”, giustificata dall’incertezza relativa ai conti societari. L’ex presidente dell’Atletico Catania è in pratica disponibile ad assumersi gli oneri economici previsti fino al termine del campionato ma non la responsabilità del passivo accumulato dalle precedenti gestioni.

Giovanni Di Bartolo
Giovanni Di Bartolo detiene una quota dell’Antares

A raccogliere il preliminare era stato il socio di minoranza Giovanni Di Bartolo, in rappresentanza dell’Antares, dal momento che Gugliotta era a Firenze alla riunione in cui la Lega Pro ha votato come suo candidato alla presidenza della Figc Andrea Abodi, già ai vertici della B. “Stracuzzi ha sottoscritto la scrittura privata poco dopo le 13, alla presenza del delegato per la sicurezza Giuseppe Leone e del segretario Antonino Minutoli. Gli incartamenti sono poi stati trasmessi al consulente fiscale della controparte, Fabio Formisano. La contestazione pomeridiana, a mio avviso, è nata quindi da un equivoco”, sostiene Di Bartolo.

Il dato assodato è che le scadenze relative al versamento di stipendi, contributi e del premio della fideiussione non sono state rispettate. I deferimenti in arrivo e le conseguenti penalizzazioni rappresentano una beffa per un club che sul campo è riuscito fin qui a lasciarsi alle spalle il caos societario. Ma ora il baratro sembra più vicino.

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