“Con quale serenità potranno operare – prosegue la nota – se sono consapevoli che parte della spesa potrà a loro essere addebitata? I Cittadini, sapendo di tale condizionamento, si sentiranno ancora garantiti dal rapporto fiduciario con il proprio medico quando si vedranno negare una richiesta di prescrizione? La medicina generale non può tollerare una simile mortificazione della professione, certo pur comprendendo che in un momento di profonda crisi economica è per tutti un dovere l’uso appropriato delle risorse e la lotta agli sprechi; quindi è disponibile a collaborare, anche con sanzioni dei comportamenti inopportuni, ma in questo sistema devono essere coinvolti tutti gli attori del processo di cure e tutti insieme devono garantire il rispetto dei diritti dei Pazienti. Per questi motivi la FIMMG di Messina, suo malgrado, si è vista costretta ad organizzare una manifestazione eclatante e senza precedenti per la categoria con lo scopo di accendere i riflettori su un’azione priva di legittimità e che minaccia profondamente il diritto alle cure ed alla salute dei Cittadini minando contemporaneamente il rapporto di fiducia medico-paziente che caratterizza da sempre la medicina di famiglia”.
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