Dopo il big-match perso al supplementare con la Viola Reggio Calabria, il tecnico della Svincolati Milazzo Flavio Priulla sottolinea gli aspetti positivi e quelli negativi su cui soffermarsi per una crescita futura. “Sono orgoglioso dell’atteggiamento mostrato dai ragazzi perché nei momenti di difficoltà hanno saputo sempre reagire e mostrare il proprio valore. Il carattere e l’orgoglio non sono mancati, poi nel finale abbiamo commesso degli errori che ci hanno condannato”.
Reggio Calabria è capolista imbattuta e ha dimostrato perché con la doppia rimonta conclusiva contro Castanea prima e Svincolati poi: “La Viola ha una fisicità dilagante, che fatichi a trovare anche al piano superiore. Nonostante le nostre 28 palle perse siamo rimasti in gara sino all’ultimo, con la possibilità del canestro della vittoria. Nel supplementare ci siamo spenti poco a poco e qui dovremo migliorare a livello mentale. Nulla da rimproverare però ad una squadra che ha il terzo record in stagione e ha affrontato a viso aperto Reggio. Adesso stacchiamo per le feste e poi ci rituffiamo nel lavoro in vista della ripresa, che sarà difficile”.
Dalla panchina lo staff tecnico riesce a trovare risposte significative anche dai più piccoli del gruppo, giocatori su cui il club ripone grandi speranze future. “Due giocatori classe 2006 come Malual e Giambò sono stati realmente determinanti, segno che la nostra linea giovanile sta andando nella giusta direzione. Non ci facciamo condizionare dai risultati perché il percorso di crescita va avanti autonomamente. Sono ragazzi al centro del progetto, che giocano veramente tante partite in un arco settimanale ed è normale che ogni tanto possano accusare la stanchezza”.
I neroarancio hanno grandi qualità, per metterli in difficoltà non puoi sbagliare nulla. L’ex tecnico del Green Palermo guarda avanti ma è consapevole che sarebbe servito un supplementare con meno sbavature. “La Viola ha dato tutto per vincere, mostrando il piglio deciso della capolista. Noi abbiamo ripreso la partita risalendo dal -7 e variando alcuni aspetti tattici, passando dalla difesa a uomo alla zona. È normale in alcuni frangenti pagare il gap d’esperienza ma questo concetto lo maturi proprio grazie a partite del genere, magari non ripetendo gli errori commessi in questa occasione. Sull’overtume c’è poco da dire: dopo aver avuto la palla del successo poi paghi mentalmente contro una squadra che non abbassa mai i ritmi. Peccato perché sarebbero stati due punti pesantissimi da portarsi dietro nella seconda fase”.