E’ finito in copertina non per i suoi interventi tra i pali ma per l’espulsione per la pipì fatta durante Igea Virtus-Messina. Il portiere giallorosso Armando Prisco, con il sorriso sulle labbra, ha dato la sua versione della curiosa vicenda a Premium Sport, ai microfoni di Maurizio Licordari: “E’ una cosa comica. Mi sono piegato soltanto, mimando il gesto dello stretching. Sapevo che c’era gente intorno a me e non volevo far sembrare che stessi compiendo proprio quell’azione. L’arbitro però si è accorto di qualcosa, mi ha chiesto cosa stessi combinando ed in un primo momento gli ho risposto che mi stavo allungando. Poi gli ho detto cosa fosse realmente accaduto, sono stato anche onesto a raccontarlo, ma lui l’ha presa troppo sul personale”.
Il cartellino rosso ricevuto dal numero 12, che comporterà anche la squalifica, ha poi costretto i giallorossi a chiudere il match con Bruno portiere improvvisato. “Non si era accorto nessuno – prosegue Prisco – per mia sfortuna soltanto l’arbitro lo ha visto. Cercherò la prossima volta di tenermela, ho 21 anni e non sono ancora incontinente, farò finire la partita” ironizza l’estremo difensore del Messina, subentrato all’infortunato Meo nel corso della ripresa.
Il risalto mediatico avuto dalla notizia lo ha un po’ stupito: “Una volta uscito dagli spogliatoi pensavo che la notizia venisse riportata soltanto a livello locale, invece sono finito addirittura su Premium a raccontare quanto accaduto. E’ una barzelletta più che una congiura, accadono fatti peggiori di un bisogno…”