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Messina

Il Primo Palio d’Estate con tre barche delle contrade marinare

Si  disputerà domenica, con inizio alle ore 17, il Primo Palio d’Estate, iniziativa remiera promossa dall’Associazione Motonautica e Velica Peloritana, giunta alla diciottesima edizione, che inaugurerà la stagione delle grandi sfide tra le contrade marinaredella riviera nord. Alla competizione, che si svilupperà su un percorso di mille metri, tra l’hotel Paradise e la sede dell’Associazione, parteciperanno tre equipaggi, Motonautica-Case basse Paradiso, Pace e Grotte l’assistenza sanitaria sarà garantita dal personale e dai mezzi della Confraternita della Misericordia. L’appuntamento, riavviato nel 1999 è ispirato ai festeggiamenti che erano celebrati nell’ottocento, nell’ultima domenica di luglio, in onore della Madonna della Porta di Paradiso che si onorava nella Cappella gentilizia della famiglia del cavaliere Don Raimondo Marquett proprietario di un’estesa villa all’ingresso del villaggio rivierasco. Come annotava lo storico Samperi la villa era arricchita da “copiose fontane, artificiose spalliere di mortine, di gelsomini, di limoni, di aranci e per l’abbondanza di ottimi frutti” meritò il nome Paradiso, che poi fu esteso a tutta la contrada.

L’iniziativa dell’Associazione Motonautica e Velica Peloritana, al di là del valore sportivo ed agonistico, ha l’intento di evidenziare le vicende della cultura marinara della città, come il recente incontro con tre generazioni di comandanti del Vespucci o il ricordo, nel 75° dell’impresa Malta 2, della Medaglia d’Argento al V.M. amm. Franco Costa che nel “borgo” Paradiso fu protagonista dello sport della vela. A Paradiso, come anche nel vicino villaggio Pace, abitavano inoltre quegli armatori di velieri e motovelieri che tra l’altro istituirono una scuola marinara nell’anno 1823 per la formazione dei futuri marinai e padroni marittimi. La gara di domenica è definita Primo Palio proprio perché apre la stagione delle competizioni tra le contrade marinare, organizzate tra i borghi della riviera nord di Messina che si misurano a bordo delle paciote – le classiche imbarcazioni caratterizzate dal basso pescaggio e dalle veloci linee d’acqua e utilizzate un tempo per il contrabbando del sale.

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