Pugliesi subito avanti con Ardizzone, che di testa batte Curtosi. Il Messina reagisce e dopo tre anni e mezzo ottiene un rigore in casa, in realtà dubbio, trasformato al meglio da Luciani. Decisivo uno straripante avvio di ripresa: prima si sblocca Garofalo con una grande girata, poi Anatriello firma la sua terza rete in due gare al “Franco Scoglio”. Al 95′ infine l’eurogol di Frisenna. Sono tre punti pesantissimi per la classifica e la fiducia.
Il pre-partita. Curtosi, Manetta e Luciani sono le tre novità nell’undici di partenza del Messina, che ospita il Taranto nella terza giornata di campionato. Mister Modica torna quindi a proporre ben sette under nella formazione di partenza. Il “Franco Scoglio” è desolatamente silenzioso per la protesta del tifo organizzato. Nel pre-partita vengono donate due maglie ufficiali dell’Acr al prefetto Cosima Di Stani, originaria proprio di Taranto, e al questore Annino Gargano. La partita inizia tra i cori di contestazione ad entrambe le proprietà, ormai da mesi nel mirino delle rispettive tifoserie. Il Messina fa il suo esordio con la nuova divisa rossa, tenuta interamente bianca invece per il Taranto.
La cronaca. Al primo affondo il Taranto è già in vantaggio: sulla sinistra Contessa serve Guarracino, che crossa in area di rigore, dove Ardizzone si inserisce al meglio e di testa batte imparabilmente Curtosi, con il pallone che sbatte sul palo e si insacca. Il Messina prova a reagire e dopo un batti e ribatti in area, in cui manca soltanto il tap-in vincente, ci prova da fuori Frisenna, la cui conclusione sorvola però la traversa.
Al 15′ Luciani si gira bene ma la sua conclusione viene ribattuta dalla retroguardia. L’ex Frosinone poco dopo si procura un rigore, apparso un po’ generoso, per l’uscita sui suoi piedi di Del Favero: le vibranti proteste ospiti originano ben quattro amminizioni. Dal dischetto Luciani si sblocca, insaccando a fil di palo e trovando l’immediato pareggio: è la sua quinta rete complessiva in giallorosso. Per il Messina è la fine di un incubo: l’ultimo rigore casalingo risaliva infatti al 19 maggio 2021, l’ultimo al “Franco Scoglio” in C addirittura al 26 febbraio 2017. Ortisi soffre l’intraprendenza pugliese: Schirru serve l’ex Fiorani, che per poco non punisce subito il Messina: il suo traversone non viene sfruttato per un soffio dall’accorrente Matera. Sul fronte opposto Frisenna va vicino al 2-1, con un destro strozzato dopo il pallone respinto da Del Favero. Nel silenzio dello stadio di San Filippo il match è davvero godibile. Al 39′ pericoloso il Taranto con Mastromonaco che serve Matera, il cui colpo di testa attraversa l’area piccola. Al 45′ invece Curtosi blocca il tentativo di Schirru. Si va al riposo sull’1-1. Salvo si riscalda dopo una botta subita da Lia.
Pronti via e il Messina è in vantaggio! Sul traversone dalla destra di Lia, spizzato da Anatriello, Garofalo con una girata al volo spedisce sotto l’incrocio. L’ex foggiano torna al gol dopo un anno e mezzo: la sua ultima marcatura con il Trento contro il Renate il 5 febbario 2023. L’inizio di ripresa è esaltante: al 4′ Pedicillo si gira e conclude di un soffio a lato sull’invito di Luciani. Il 3-1 matura comunque subito dopo: è Anatriello sotto misura a siglare la sua terza rete in campionato, sfruttando di testa il traversone dalla sinistra di Ortisi, che al 15′ invece fallisce la misura del tiro-cross. Valzer di cambi: negli ospiti dentro Fabbro e Speranza, tra i locali Petrungaro. Al 19′ Marino chiude in extremis in angolo ma il Messina, dopo gli sprechi con il Potenza, non può concedere questi spazi. Dentro anche Salvo e Rizzo, con il passaggio ad una difesa con tre centrali. Poche le emozioni, con il Taranto che non riesce a reagire nonostante i cambi. Modica lancia nel finale anche Petrucci e Cominetti. Nel recupero Petrungaro su punizione conclude di un soffio a lato. Al 49′ arriva anche l’eurogol di Frisenna, che insacca all’incrocio dalla lunghissima distanza. Un’altra perla dal suo repertorio. Per il Taranto (che ad ottobre verrà penalizzato) è notte fonda, per il Messina tre punti pesantissimi per la classifica e la fiducia, in attesa di novità societarie, che riporterebbero anche il tifo organizzato sugli spalti. Il silenzio a tratti spettrale è l’unica nota stonata di una bella serata.
Il tabellino. Messina-Taranto 4-1
Marcatori: 6′ pt Ardizzone (T), 19′ pt Luciani (M) su rigore, 1′ st Garofalo (M), 5′ st Anatriello (M), 49′ st Frisenna (M).
Messina (4-3-3): Curtosi; Lia (39′ st Petrucci), Manetta, Marino, Ortisi (22′ st Salvo); Anzelmo (22′ st Rizzo), Frisenna, Garofalo (34′ st Cominetti); Anatriello, Luciani (15′ st Petrungaro), Pedicillo. In panchina: Krapikas, Di Bella, Ndir, Mamona, Petrucci, Re, Morleo, Adragna, Mameli, Rizzo. Allenatore: Giacomo Modica.
Taranto (4-3-3): Del Favero; Mastromonaco, De Santis, Shiba, Contessa (21′ st Verde); Ardizzone, Matera (9′ st Fabbro), Schirru (9′ st Speranza); Fiorani, Zigoni (21′ st Giovinco), Guarracino. In panchina: Meli, Marong, Varela, Papazov, Garau, Vaughn. All. Carmine Gauteri.
Arbitro: Domenico Mirabella di Napoli. Assistenti: Luca Landoni di Trento e Giuseppe Cesarano di Castellammare di Stabia. Quarto uomo: Fabrizio Ramondino di Palermo.
Note – Ammoniti: Del Favero (T), De Santis (T), Ortisi (M), Gautieri (T), Frisenna (M), Fiorani (T), Shiba (T). Corner: 2-3. Recupero: 2′ pt e 5′ st. Spettatori: 1.768 (987 in Curva Sud, 721 in Tribuna centrale, 60 nel settore ospiti. 372 la quota abbonati).