In sala stampa alla vigilia dell’atteso derby con la Reggina, al fianco del tecnico, si è presentato anche il bomber Demiro Pozzebon, già grande protagonista negli esordi in Coppa e campionato: “Ripeto quanto ho già detto dopo il successo con il Siracusa. Siamo sul pezzo, veniamo da un risultato positivo e ce la giocheremo senza paura. Anche se loro hanno voglia di riscattarsi dopo il ko di Fondi”.
L’attesa sulle due sponde dello Stretto è palpabile e non a caso il Messina, per evitare ogni possibile distrazione, ha scelto di trascorrere il sabato della vigilia in ritiro, a Villa San Giovanni. “Il derby deve essere una partita come le altre anche se sappiamo che storicamente è molto importante. La gente ci tiene di più. Noi stiamo lavorando, seguendo le direttive del mister, per fare risultato. Siamo soltanto alla seconda giornata ma questa partita, in caso di risultato positivo, potrebbe già rappresentare un crocevia”.
Pozzebon non vuole guardare troppo in là, con l’eterna diatriba sui possibili obiettivi stagionali che staff tecnico e squadra spesso ridimensionano per cautela e realismo, rispetto a qualche proclama della proprietà. “Pensiamo alla singola sfida, chi fissa troppi obiettivi poi si mangia le mani. Sicuramente ci sono un buon gruppo e uno staff tecnico preparato. Di certo non vogliamo fare un campionato anonimo, ma mirare alla parte sinistra della classifica.”.
Anche per stemperare toni ed attese, l’ex attaccante della Lucchese ha scherzato sulla sua nuova capigliatura, che ricalca in pieno quella “ossigenata” già sfoggiata da Milinkovic all’esordio. “Con Manuel abbiamo scelto lo stesso colore. Siamo sempre assieme, anche fuori dal campo. Abbiamo legato parecchio e quindi ho voluto imitarlo. Se vinciamo anche a Reggio credo proprio che proporrò i capelli biondi per tutti…”, ha chiosato scherzosamente.
Anche Marra ne ha lodato lo spirito, indicandolo come un modello con i compagni: “Demiro domenica scorsa ha sbagliato un rigore ma è andato avanti e si è riscattato subito dopo. Non si nasconde mai e può trascinare i compagni più giovani, insieme a un altro elemento esperto come Madonia”.
Sasà è tornato comunque a ripetere che non basteranno agonismo e voglia ma che bisognerà utilizzare anche la testa: “Questa squadra è reattiva, giovane, frenetica. Bisogna ragionare ed evitare troppa precipitazione. Dovremo sapere attendere l’avversario ma anche essere propositivi”.
