Contro la Vibonese è arrivata la sua ottava marcatura stagionale, la nona considerando anche l’acuto a Siena in Coppa Italia. Una rete utile ad interrompere un digiuno che stava facendo sprofondare in un’inattesa crisi Demiro Pozzebon: “Da cinque partite non riuscivo a buttarla dentro. Davo l’anima attaccando gli spazi e cercando di tirare. Un gol mi è stato annullato, ci manca anche qualche rigore. Oggi grazie a David, che ha firmato un assist da categoria superiore, sono riuscito a sbloccarmi”.
L’attaccante è consapevole che la strada verso i tre punti è stata spianata dalla sfortunata e goffa autorete di Usai: “Quell’autogol ci ha consentito di stare più tranquilli mentre loro hanno dovuto alzare il baricentro per provare a riequilibrare il risultato. Di conseguenza quando gli spazi si sono aperti il mister ha chiesto a me e Milinkovic di stare davanti, anche per sfruttare la nostra gamba”.
Adesso poche opportunità di sbloccare la spina, anche perché all’orizzonte ci sono due derby. “Abbiamo già la testa al Siracusa. Questo era uno scontro diretto, siamo contenti ma dobbiamo già archiviarlo. Purtroppo se ci culliamo sugli allori poi ne paghiamo le conseguenze. Loro sono in un buon momento”.
Le ultime settimane sono state paradossali, con le critiche arrivate dalla Curva, apparse ingenerose nei confronti di uno degli uomini simbolo dello spogliatoio, che comunque le accetta: “Fa parte del calcio. I tifosi hanno fiducia in me, nel bomber che deve segnare e risolvere le partite. Erano arrabbiati, perché vedevano che la palla non entrava più. Credo sia anche giusto che si arrabbino. Fa piacere paradossalmente, perché evidentemente credono in me e si aspettano sempre tanto. Spero di essermi riscattato alla grande”.
Ad alimentare i malumori della piazza probabilmente anche le indiscrezioni su trattative che presto potrebbero portarlo altrove: “Eravamo in un periodo negativo e tramite il mio procuratore sono venute fuori delle voci di mercato. Adesso non sto pensando a dove dovrò andare a gennaio. Abbiamo due derby che possono rappresentare la svolta del nostro campionato, diranno se siamo carne o pesce. Non sto guardando al mercato”.
L’avvicendamento in panchina tra Sasà Marra e Cristiano Lucarelli ha portato in riva allo Stretto un bomber che ha fatto la storia, anche in A: “Il mister è una bella persona, con cui si può parlare. C’è grande dialogo. Mi dà tanti consigli, come attaccare l’area e rubare il tempo ai difensori. Io mi trovo bene, mi piace ascoltare e rubare qualche segreto ad un grande attaccante”.
