Al campo di rugby “Arturo Sciavicco” di Sperone, a Messina, la posa del nuovo manto in erba sintetica di ultima generazione è finalmente realtà. I lavori, iniziati a settembre 2019, sono stati rallentati a causa del dilagare della pandemia da Covid-19 ma dopo gli iniziali ritardi sulla tabella di marcia si sono potuti concludere in perfetta linea coi tempi programmati.
In proiezione del mese di gennaio 2021, data d’inizio del torneo di serie B, quindi, il Messina Rugby 2016 potrà esordire su un fondo totalmente rinnovato con materiali di ultima generazione che pone la struttura della città peloritana tra quelle all’avanguardia dell’intero Meridione.
A curare i lavori è stata la multinazionale specializzata in costruzione di impianti sportivi omologati, la Polytan GmbH col responsabile per l’area Sud Italia, il calabrese Luigi Potrone, che ha seguito da vicino la realizzazione dei lavori nella città dello Stretto.
Per tutto il rugby peloritano si tratta sicuramente di un traguardo importante e ragguardevole, perché consentirà quel salto di qualità tecnica nella gestione degli allenamenti e delle partite fin qui tanto agognato in passato, regalando maggiori certezze nella programmazione di futuri progetti sportivi.
La convenzione tra Coni e Comune, propedeutica ai cantieri, venne firmata nell’aprile 2018 dall’ormai ex sindaco Renato Accorinti. Già allora la volontà unanime era quella di creare un impianto funzionale a trecentosessanta gradi.
A breve infatti partiranno i lavori già finanziati per la costruzione di una moderna tribuna da destinare al pubblico, mentre con il “Bando Sport e Periferie 2” l’Amministrazione ha presentato il progetto per l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione precedente, che verrà convertito nella tecnologia Led, certamente più efficiente e che consentirà di svolgere le partite di campionato anche in notturna.
La struttura di Sperone nel maggio 2019 è stata intitolata, grazie a una deroga, ad Arturo Sciavicco, Pallone d’oro della Fir per i 40 anni di attività sportiva e Stella al merito sportivo del Coni. Classe 1936, ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di appassionati della palla ovale in riva allo Stretto. Nel 2015 è stato insignito del premio “Una vita per il rugby” dalla Fir siciliana.
