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Un anno fa era stato in ritiro a Rocca di Caprileone, ma il matrimonio con il Messina non si era poi concretizzato. Tutto rimandato a dodici mesi dopo, Pasquale Porcaro è ufficialmente giallorosso: “Ora sono un giocatore del Messina e se sono venuto qui è perché il progetto è diverso dall’anno scorso. La squadra si deve ancora formare, ma la società ci sta pensando insieme all’allenatore”.
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Il trentenne centrocampista calabrese torna in D, categoria vinta due stagioni fa con la Sicula Leonzio. A Messina troverà a guidarlo Peppe Raffaele, tecnico scelto dopo che è tramontata la pista che portava a Francesco Cozza, altro allenatore che conosce bene proprio per l’esperienza in bianconero del 2016-17: “Sapevo di questa possibilità, il mister lo sento spesso. Essendo stato una bandiera della Reggina i suoi comportamenti non sono stati graditi dalla tifoseria del Messina e hanno cambiato nome, scegliendo un allenatore importante come mister Raffaele, tra i più preparati della categoria. Prevalentemente sono qui per lui. Sono sicuro che arriveranno altre pedine importanti a darci una mano”.
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Tra gli esperti del gruppo anche Cossentino, Dall’Oglio e Rabbeni: “Alberto lo conosco dai tempi dei giovanili, quando ci affrontavamo con le maglie di Reggina e Palermo. Poi abbiamo anche giocato insieme a Gela. Maurizio lo conosco di persona, ci darà una grossa mano. Lo aspettiamo, intanto gli auguro una buona guarigione”.
Alle spalle, invece, lo splendido campionato in C con il Rende, nel quale ha collezionato 21 presenze ed un gol: “Abbiamo fatto un miracolo, salvandoci a febbraio. A quel punto la società ha deciso di monetizzare, schierando ben 7 under nelle ultime partite. E’ stato un campionato stra-positivo, nessuno si aspettava che il Rende finisse tra le prime otto”.
“Il Messina è in D – chiude Porcaro – ma per me è un onore vestire questa maglia, molto più importante di tanti altri club che stanno in Lega Pro. Le rivali? Aspettiamo la composizione dei gironi, secondo me Picerno e Turris hanno fatto ottime squadre, ma dobbiamo pensare a noi stessi e a lavorare giorno dopo giorno. Vincere un campionato dipende da tante cose, serve l’equilibrio giusto, ma con un allenatore preparato e giocatori importanti ci toglieremo tante soddisfazioni”.