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Porcaro: “Il Biancavilla farà bene. L’Acr? Le contestazioni non aiutarono Sciotto”

Tra gli elementi più esperti in casa Biancavilla c’è sicuramente il difensore Pasquale Porcaro, che stila un bilancio soddisfacente della prima parte di stagione: “Siamo abbastanza soddisfatti, anche se potevamo fare di più in trasferta contro l’Acr Messina, senza il gol annullato, a Castrovillari e con la Gelbison, quando abbiamo subito gol al 90esimo. Dobbiamo migliorare nei dettagli. Tranne che con l’Acireale, che ha approfittato di una nostra giornata storta, ce la siamo giocata alla pari con tutti”.

Biancavilla
Il Biancavilla fa il suo ingresso in campo a Castrovillari

Sospensioni e rinvii ovviamente non aiutano: “Dopo il Troina si è fermato il Marina di Ragusa. Il torneo è un po’ falsato, ma è un anno particolare. Noi ci siamo sempre allenati, fino al 31 mattina. Ovviamente pesa l’essere stati due mesi senza campo per il Covid e poi è arrivata la sosta per il Natale”.

Il difensore reggino è convinto che il Biancavilla possa confermare quanto di buono ha già mostrato, vincendo tutte le gare casalinghe fin qui disputate: “Le difficoltà ci sono e la condizione migliore la raggiungeremo tra quattro o cinque partite. Il nostro obiettivo principale è fare più punti possibili per la salvezza, poi ovviamente siamo un bel gruppo, con una società sana alle spalle e quindi siamo consapevoli di potere fare davvero bene, ottenendo qualcosa in più”.

Pasquale Porcaro
Pasquale Porcaro si carica in gruppo con i compagni

Nel 2018-19 Porcaro collezionò dodici e presenze un gol con l’Acr Messina, prima di una separazione anticipata. Il suo giudizio sulla proprietà del club però resta positivo: “Il presidente Sciotto è stato l’unico a presentarsi al bando per fare ripartire Messina: una piazza esigente, che ai primi risultati negativi rumoreggia. Investì tanto, ma era il suo primo anno e incontrò qualche difficoltà. Non è mai facile per un imprenditore vincere nel calcio, forse non andava perennemente contestato”.

Secondo il difensore del Biancavilla manca equilibrio: “Cambiarono allenatori, ds, giocatori, ci fu un po’ di confusione. Sciotto ha fatto i suoi errori, ma anche dirigenza, calciatori e ambiente non lo hanno aiutato. Ci vorrebbe maggiore equilibrio. Con la Leonzio eravamo a tredici punti dalla vetta, ci venne confermata fiducia e alla fine abbiamo rimontato, firmando il record europeo di punti a livello dilettantistico”.

Porcaro e Sciotto
Pasquale Porcaro e il presidente dell’Acr Pietro Sciotto nel 2018

A 32 anni è inevitabile un bilancio della sua carriera: “Faccio autocritica: potevo fare qualcosa in più con maggiore fortuna. Da giovane ho commesso qualche errore, al pari forse di chi mi ha assistito. Ma ho sempre dato il massimo, mettendoci l’anima ovunque. Inutile guardare al passato: ho tanta voglia e non a caso sto giocando sempre trenta gare l’anno”.

Almeno quattro le tappe più significative: “A Jesolo ho vinto i playoff. A Gela con la buonanima del presidente AngeloTuccio disputammo un campionato stratosferico, contro avversarie del calibro del Foggia di Zeman. A Melfi, con la squadra più giovane del campionato costruita dal ds Gioacchino Novelli (fratello del tecnico dell’Acr, ndc), siamo stati premiati come miglior difesa del torneo. A Lentini ho vinto il campionato e ho conosciuto mia moglie, che mi ha dato dei bimbi”.

Porcaro
Porcaro in azione con la maglia dell’Acr Messina (foto Nino La Macchia)

Porcaro ritiene che la classifica in vetta sia veritiera: “Le squadre che si giocheranno il campionato saranno Fc Messina e Acireale, che forse hanno qualcosa in più dell’Acr. Il Fc subisce poco, è equilibrato, duro da affrontare perché si chiude, anche se segna poco. Il San Luca sta facendo bene, poi ci sarà qualche sorpresa, magari anche noi”.

La D però ha cambiato volto: “Il livello si è abbassato in questo girone. È un campionato normalissimo, non è quella di tredici anni fa. Troppe regole, come quella degli under, magari non aiutano. In rosa c’è meno qualità. Prima era una vecchia C2. Non c’è il Bari che aveva tanti elementi di B e C. Il Palermo paradossalmente era già a un livello inferiore. Ora c’è grande equilibrio”.

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