A Malfa, nell’isola di Salina, andrà in scena “Polvere – Dialogo tra uomo e donna” di Saverio La Ruina, produzione Scena Verticale di Castrovillari, con Saverio La Ruina e Cecilia Foti. La prima delle tournée siciliane che Rete Latitudini organizza in primavera per tre fra i maggiori drammaturghi italiani contemporanei. Si inizia con La Ruina e si prosegue con Roberto Latini e Spiro Scimone, che saranno ospitati nelle stesse piazze nei mesi di maggio e aprile.
Lo spettacolo, vincitore di importanti premi (Lo Straniero 2015, Enriquez 2015 alla drammaturgia, Enriquez 2015 Miglior Attore, Annibale Ruccello 2015 alla drammaturgia), mette in luce l’anima di una coppia, scavando nelle loro dinamiche: una storia di “malamore”, via via degradata dall’uomo in una vera e propria persecuzione psicologica e fisica, un ring dove chi dà i colpi, virtuali o no, è sempre e solo l’uomo. L’appuntamento è in programma martedì 8 marzo alle ore 19,30 presso l’Auditorium Comunale di Malfa (Salina). Al termine dello spettacolo si terrà un incontro con il pubblico, condotto dalla giornalista e scrittrice Valeria Benatti, per una riflessione condivisa, in occasione della Giornata internazionale della Donna. Per prevendite consultare il sito https://www.liveticket.it/latitudinirete.
Il regista e protagonista Saverio La Ruina presenta così lo spettacolo: “Quando ho iniziato questo lavoro è stata una scoperta continua e un confronto con quello che ero io come uomo rispetto alla questione trattata nel mio spettacolo e ho voluto indagare su quello che accadeva prima del femminicidio. La polvere è quella che si è addensata all’interno del rapporto di coppia e che impedisce a chi è dentro di vedere le cose per come sono. C’è una grande capacità di manipolazione da parte dell’uomo per cui, a un certo punto, ti fa sembrare che le cose non stanno esattamente come tu le pensi e le vivi. Il partner destruttura la tua personalità e uccide l’autostima, perché c’è troppa polvere davanti per rendersi conto e poter vedere come stanno davvero le cose”.
La protagonista, Cecilia Foti aggiunge: “Al centro della pièce ci sono i rapporti di potere e di mancanza di dialogo all’interno di una coppia. Con Polvere guardiamo dallo spioncino, diamo uno sguardo su quello che accade fra le mura domestiche. Viene ricreata l’intimità di una coppia che vive il quotidiano, ma all’improvviso qualcosa si inceppa e non ci sono più equilibri sani dello scambio. Ogni parola scaturisce da un approfondito studio che Saverio La Ruina ha realizzato e che mette al centro testimonianze di vita vissuta, con visite nei centri antiviolenza e al ‘White Dove’ di Genova, un centro di recupero per uomini violenti. Polvere è uno spettacolo che riguarda tutte e tutti, senza distinzione di ceto e di classe”.