Ha compiuto cento anni una delle pazienti ricoverate al Covid Hospital dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Messina, affetta da coronavirus. Il personale del Padiglione H ha organizzato, usando i tablet donati da un’azienda e messi a disposizione dei pazienti, una videochiamata affinché la signora ricevesse gli auguri dai propri familiari. Il figlio, la nuora e i nipoti si sono virtualmente stretti attorno alla loro congiunta e hanno voluto ringraziare tutti gli operatori e l’Azienda per questa iniziativa e per l’assistenza prestata. È stato un momento di grande emozione anche per il personale del reparto.
La degente, nativa di Capizzi, era una degli ospiti della casa di riposo “Come d’incanto”, da dove domenica scorsa è stata trasferita in ospedale. “La signora, a cui vanno gli auguri dell’Azienda – afferma il Direttore generale dell’A.O.U. Giuseppe Laganga – rappresenta il simbolo dei nostri sforzi per contrastare l’epidemia. Una battaglia in cui non intendiamo lasciare indietro nessuno, nella quale non vogliamo nemmeno prendere in considerazione ipotesi, come quella circolata nei giorni scorsi a livello nazionale, secondo cui dovremmo essere costretti a scegliere chi salvare e chi no”.
“Il Policlinico di Messina, come tutto il sistema sanitario regionale – ha aggiunto ancora Laganga – sta lavorando per farsi trovare costantemente pronto rispetto a un eventuale aumento di ricoveri. Statistiche e numeri, però, non devono farci dimenticare come dietro ogni dato ci sia una persona, la sua rete di affetti, la sua storia. La nostra risposta deve essere di carattere strutturale, ma anche improntata all’umanità e alla solidarietà”.
Sempre al Padiglione H, inoltre, si registra la prima guarigione da Covid-19 tra i pazienti finora ricoverati presso l’A.O.U., anche se non si può procedere alle dimissioni poiché la paziente, una donna di 62 anni, risulta affetta da altre patologie.