Se il dg dell’ACR Messina Lello Manfredi ha già ritenuto insufficiente il migliaio di abbonamenti già sottoscritti in riva allo Stretto, peraltro dopo un’estate all’insegna dell’assoluta incertezza, non va certo meglio in tante altre piazze. Due esempi su tutti: a Cosenza, dopo la proroga concessa dalla società, la campagna in vista della stagione 2015/2016 si è chiusa con appena 411 tessere staccate, con un incremento di 86 abbonamenti venduti rispetto alla passata stagione. Per una squadra reduce dalla vittoria della Coppa Italia di categoria ed indicata dagli osservatori come una delle possibili protagoniste non è certo un dato esaltante. A Monopoli, dove la C torna dopo un’attesa di 23 anni grazie al ripescaggio estivo, il dato definitivo si attesta vicino a quota 500. In entrambe le città ha pesato l’obbligo di sottoscrivere la “Tessera del tifoso”, non vista di buon’occhio dalle tifoserie organizzate. Ma è evidente comunque la progressiva disaffezione degli appassionati, che scelgono evidentemente anche la comodità delle dirette sul web.
Pochi abbonati anche a Cosenza e Monopoli: quanto incide la tessera del tifoso
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Francesco Straface
Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza
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