E’ rientrato nel finale della sfida con l’Akragas, per dare peso agli ultimi assalti del Messina. Gianvito Plasmati, si allinea a Lucarelli, e non le manda a dire sull’atteggiamento degli ospiti: “Hanno cercato con ogni mezzo questo risultato, sono stati un po’ mestieranti. Non si è più giocato a calcio e l’arbitro ci ha messo del suo, non facendo riprendere velocemente il gioco e lasciando spazio a queste situazioni. A livello personale sono contento di essere tornato e spero di dare una mano ai ragazzi che ci mettono l’anima in gara e negli allenamenti. Tutti abbiamo voglia di conquistare quanto prima la salvezza. Era chiaro che volessimo vincere, ma è andata bene solo a metà”.
“Ho qualche campionato alle spalle – prosegue Plasmati – spesso queste partite finisci per perderle, sebbene possa essere paradossale, perché ai punti non conta quello che hai fatto. L’Akragas ha fatto solo un tiro in porta, andando in gol. Siamo stati bravi a riprenderla, ci prendiamo questo punto che ci lascia però l’amaro in bocca”.
L’infortunio di Anastasi lo mette adesso in rampa di lancio, condizione fisica permettendo: “Faccio l’in bocca al lupo a Valerio per una pronta guarigione. Se il mister riterrà opportuno chiamarmi in causa, al di là del suo infortunio, spero di farmi trovare pronto. Stiamo lavorando per questo, qualche problema ha condizionato il mio recupero, adesso ho tanta voglia, anzi volevo essere a disposizione prima. Non so quanti minuti ho nelle gambe, lo si riesce a vedere soltanto in gara”.
Sui tanti cross effettuati dalla squadra per Milinkovic e Madonia nel primo tempo il “gigante” sorride: “Anche a me è capitata una mezza palla per far gol. Succede magari che con l’attaccante alto arrivino palle basse e viceversa… Oggi questo punto me lo terrei stretto, sebbene ci sia tanta rabbia perché ci tenevamo a vincere la partita”.