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Pitino: “Più risorse per la Lega Pro. Il Messina? Deve concretizzare le palle gol”

A Roma, in occasione dell’assemblea della Figc che ha portato alla rielezione di Carlo Tavecchio alla guida della Federcalcio, c’erano anche il direttore sportivo e il direttore generale del Messina, Marcello Pitino e Lello Manfredi. Il presidente uscente ha ottenuto il decisivo supporto di Arbitri, Allenatori e della Lega Nazionale Dilettanti, oltre ai due terzi dei voti delle società che militano nel massimo campionato. Allo sfidante Andrea Abodi non è bastato il supporto della stragrande maggioranza della serie B, dell’intera Lega Pro e dell’Associazione Italiana Calciatori.

Tavecchio e Abodi
Il riconfermato Carlo Tavecchio e lo sfidante Andrea Abodi (foto Ansa)

Pitino non nasconde un po’ di amarezza, anche se l’ex presidente della Lega di B è comunque andato al di là delle previsioni della vigilia. “Le aspettative dicevano che Tavecchio avrebbe vinto al primo o al secondo turno. Invece è stata necessaria la terza votazione per arrivare alla sua conferma alla presidenza. La concorrenza era forte e non è stato semplice come si pensava. Normale che avvenisse quando vi sono contrapposizioni di questo tipo”. 

Le società di terza serie avevano sposato la linea innovativa, condivisa anche dal successore di Macalli: Gravina ed Abodi erano proiettati al futuro. Servono nuove risorse perché la Figc ne ha tolte parecchie a B e Lega Pro. C’è bisogno di energie fresche. Ritengo che al di là dell’accesa competizione elettorale, d’ora in poi si debba comunque fare squadra per risollevare il calcio italiano”. 

Gabriele Gravina
Il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina nel corso dell’assemblea elettiva della Figc (foto Ansa)

La vecchia serie C invoca quindi maggiore attenzione e vicinanza: “Il Messina è espressione della Lega Pro e come tutte le altre squadre chiede più interesse per il movimento, che è in evidente sofferenza. I proventi della legge Melandri si sono ridotti in modo sensibile ed ora servono nuove fonti di reddito”.

Il match vinto con il Monopoli ha consentito ai peloritani di mantenere il risicato margine sulla zona play-out: “Domenica si è visto che l’ottima prestazione offerta contro il Catania non ha rappresentato una meteora. La squadra ha un’identità e un obiettivo da raggiungere, che insegue con rabbia, cattiveria e determinazione. Crea tante opportunità per passare in vantaggio e chiudere le partite, ma poi magari soffre fino alla fine. Ad ogni modo è stata una vittoria meritata e indiscutibile”.

Figc
Il palco che ha ospitato all’Hilton di Fiumicino l’assemblea elettiva della Figc (foto Francesco Straface)

Soltanto il Prato ha raccolto così poco come l’ACR nei tre gironi di Lega Pro (appena 5 punti a fronte dei 25 ottenuti in casa). Pitino è chiaro sul punto: “È un dato incontrovertibile. Fuori casa il Messina gioca, costruisce, ma non concretizza. Se inizierà a sfruttare le tante palle gol create, arriveranno anche i punti in trasferta. Serve anche la consapevolezza della forza del nostro reparto avanzato per svoltare”.

In rosa soltanto quattro elementi con un contratto pluriennale e tanti, troppi, prestiti. L’ex ds dell’Atletico Catania non lo ritiene comunque un problema: “Non parliamo adesso di futuro, è prematuro. Pensiamo a domani, dobbiamo mettere mattone su mattone per conquistare la salvezza sul campo e fuori. Per allestire la nuova rosa non ci saranno problemi, si potrà fare in seguito. Chiaramente salvandoci prima avremo più tempo. I ragazzi stanno dando il massimo per raggiungere l’obiettivo. Hanno le potenzialità e le capacità per farlo. Ad ogni modo c’è uno zoccolo duro sul quale costruire il Messina del domani”.

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