E’ già tempo di bilanci per Prezioso Ghartey. Quando al termine della “regular season” di Promozione mancano ancora 90’, quelli esterni con la Castelbuonese, l’attaccante classe ’94 tesserato attualmente col Pistunina (è in prestito dal Messina Sud, titolare del suo cartellino) ha deciso di tracciare già il proprio consuntivo personale di fine stagione 2013/14. E per fare questo si è affidato a un post pubblicato sulla propria pagina personale di facebook. “Sembra ieri quando sul treno di ritorno – spiega Prezioso, riferendosi al viaggio di rientro da Castelfranco Emilia, dove lo scorso settembre sostenne un provino per la locale formazione della Virtus – chiamai il mio ds Raimondo Mortelliti e gli dissi “sto tornando e ho deciso di firmare con voi”. Mi ha sin da subito dimostrato la sua disponibilità facendomi sentire -assieme al presidente Velardo e al resto della dirigenza- uno della grande famiglia del PISTUNINA,composta da gente perbene. Ho legato molto con i miei compagni cercando di essere disponibile, per tutti. È stato un inizio molto complicato e nonostante fosse stato il mio primo anno in promozione mi ero prefissato l’obiettivo dei 10 gol ed oggi il mio bottino dice 13 gol stagionali! (senza contare quelle realizzate nelle file della squadra Juniores, ndr)“.
Poi Ghartey si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. “Ho vissuto periodi difficili, di alti e bassi e di critiche gratuite. Gente che ha cercato di voler umiliare il leone che c’è in me, parole pesanti e molte delle volte dette alle spalle. Ma il leone in me non è mai stato ucciso sarà pure stato ferito ma è tornato sempre a ruggire, e più forte che mai! Ho sin da subito sentito mio lo stemma cucito sulla maglia all’altezza del petto e credo di averlo difeso e onorato con tutto me stesso. Resta l’ultima settimana per concludere questa stagione 2013/2014, che mi ha dato tanto a livello di tutto, e grazie ancora Pistunina (Mister Miano,compagni e dirigenza) qualunque sia la strada che percorreremo”.
Una strada che lui spero possa condurlo al calcio professionistico, quello frequentato dal suo idolo Mario Balotelli, o quantomeno alle soglie dello stesso. Lui ha sempre la valigia pronta, in attesa di salire sul treno giusto o sul volo corrispondente alla destinazione del suo grande sogno.