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Piovaccari: “Un gol da tre punti. Passo d’alta classifica, l’età solo un numero”

Vedendolo in campo non ci crederebbe nessuno, ma a settembre compirà 38 anni. Federico Piovaccari, in arte il “Pifferaio”, dopo gli assist ha trovato anche il primo e attesissimo gol in maglia giallorossa. E che gol. Un’autentica prodezza d’autore per l’1-0 che ha messo in discesa per il Messina la sfida contro il Potenza. “Un gol molto importante per la classifica e per un gruppo che mi ha immediatamente accolto bene. A livello personale sono contento, mi sarei potuto sbloccare subito a Palermo, poi in due occasioni l’offside mi ha frenato. Sapevo che era una questione di tempo ed è arrivata la rete con un grande gol da tre punti” ha commentato l’attaccante di Gallarate a fine gara.

Piovaccari
La soddisfazione di Piovaccari e compagni

Un’azione che il diretto protagonista ha spiegato così nel dettaglio: “Alle volte serve anche la fortuna ma il fiuto del gol non lo alleni. Mi sono girato, ho spostato la palla da un piede all’altro e ho scoccato il tiro. La parabola non era angolata ma molto forte, con una traiettoria che è uscita nel migliore dei modi. E poi tutti ovviamente tiriamo per segnare. Lo spirito non cambia nonostante il numero sulla carta d’identità. L’età non conta e questo lo dico sempre ai giovani, è la cosa che mi spinge ancora a giocare”.

La reazione della squadra è arrivata dopo la secca sconfitta di martedì contro il Monterosi, nonostante le difficoltà legate al Covid. “A Viterbo la nostra prestazione non è stata delle migliori, però l’1-0 subito da una ripartenza ha permesso loro di schierarsi tutti dietro la linea della palla e ripartire. Hanno vinto meritatamente, mentre adesso è toccato a noi vincere pur soffrendo un po’. Dopo il mio gol credo che non ci sia stata partita. Il Potenza manteneva il pallino del gioco ma tolta l’occasione iniziale non ha creato tantissimo”.
Piovaccari
Federico Piovaccari in sala stampa

Sul cambio nel corso della ripresa getta acqua sul fuoco: “L’ho chiesto io perché ho sentito un sovraccarico al flessore. Nel momento della sostituzione c’era una punizione pericolosa che avrei voluto sfruttare ma non è successo nulla. Col mister ho un ottimo rapporto, da fuori forse con la tensione della gara poteva sembrare qualcos’altro, ma sono cose normali in gare così tese, anzi ci siamo già chiariti”.

Due gol segnati, nessuno incassato. Il Messina, peggiore difesa del torneo, finalmente può sorridere anche per il “clean sheet”: “Scherzavamo con Lewandowski e Carillo, gli ho chiesto quando abbiamo mantenuto l’ultima volta la porta inviolata e loro mi dicevano che non se lo ricordavano. Dobbiamo recuperare tanti punti, siamo lì e non molliamo. Sono contento per la difesa”.
Ezio Raciti
Il tecnico del Messina Ezio Raciti (foto Paolo Furrer)

Martedì si tornerà subito a giocare per sfidare al “Franco Scoglio” il Monopoli, dovendo recuperare la terza giornata di ritorno. Per Piovaccari un’esagerazione: “Il fatto delle gare ravvicinate non va tollerato. In C, con trasferte non semplici a livello organizzativo, sette partite in un mese le ritengo eccessive. Anche tra noi calciatori parliamo per tutelarci, la stagione deve finire a fine aprile, ma non ritengo giusto aver concepito un calendario così compresso. Sono almeno contento per gli altri ragazzi che trovano più spazio e chi è subentrato ha fatto bene”.

Messina sempre a -7 dalla salvezza diretta, ma adesso quintultimo insieme alla Paganese e con Potenza, Andria e Vibonese staccate. L’analisi dell’attaccante sulla classifica: “In poche settimane abbiamo recuperato sei-sette punti a chi ci precedeva. La sconfitta di Viterbo è pesante, ma siamo in linea con l’andamento che dobbiamo tenere. Credo che meritiamo applausi perché da gennaio ad oggi con la nuova gestione stiamo mantenendo un passo da alta classifica”.

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