Lunedì calcistico a Palazzo Zanca. L’Amministrazione Comunale ha effettuato tre differenti colloqui con forze potenzialmente interessate ad investire nell’immediato rilancio del calcio cittadino e subito si sono scatenate le indiscrezioni stampa. L’assessore allo sport Sebastiano Pino predica cautela, anche perché l’ultimo decennio in riva allo Stretto è stato caratterizzato da tante, troppe, prospettive disattese: “Riteniamo che in questa fase sarebbe meglio mantenere un po’ di riserbo, era quello che avevamo chiesto anche ai soggetti interessati. Oltre all’imprenditore Francesco Barbera abbiamo incontrato altri due soggetti che potrebbero, e sottolineo il condizionale, essere interessati ad investire nel calcio messinese”.
Di certo, dopo la bruciante delusione rappresentata dal fallimento del progetto avviato da Franco Proto e i suoi collaboratori, il Comune si è trovato con le spalle al muro ed è stato costretto ad attivare i contatti con le Federazioni sportive: “Abbiamo già avuto dei colloqui con Alessandro Arcigli, presidente provinciale del Coni (e tecnico della Nazionale di tennistavolo), e Sandro Morgana, che è vice-presidente della Lega Nazionale Dilettanti, per capire quali fossero i limiti temporali. L’1 agosto verranno definiti i gironi della serie D, per cui entro fine luglio dovremo avere le idee chiare”.
Barbera è già stato sponsor dell’ACR e aveva manifestato l’intenzione di supportare come partner il club peloritano. Pino descrive così l’incontro odierno: “Mi è sembrato molto interessato e coinvolto, ma il progetto non può ancora definirsi completo. Ci siamo consultati con addetti ai lavori ed è emerso che è necessario un budget da 700 o 800mila euro, mentre attualmente saremmo in grado di coprirne poco più della metà. È chiaro che per un campionato di vertice occorrere un milione di euro, ma non è semplice ripartire effettivamente in pochi giorni e pensare subito in grande. Facciamo un passo per volta e non illudiamo i tifosi, che hanno già subito cocenti delusioni”.
Un punto fermo del progetto di Barbera è rappresentato dallo stadio “Celeste”: “Tornerebbe in auge la proposta già formalizzata dall’ACR, effettuando subito i lavori necessari per l’omologazione dell’impianto per la serie D, che ha parametri più accessibili rispetto ad un torneo professionistico”.
Anche in caso di convergenza sul progetto dell’imprenditore del caffè, il Comune dovrebbe comunque pubblicare un bando rivolto a tutti: “Il sindaco è pronto a chiedere l’ammissione alla D di una nuova società. Non potrà esserci un affidamento diretto del titolo, ma l’Amministrazione – nella massima trasparenza – opterà per una manifestazione d’interesse pubblica, alla quale potranno aderire formalmente i soggetti interessati”.