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Pino: “Predisposta l’istruttoria sul Celeste”. Un piano di rientro per la Corte dei Conti

Si è svolto questa mattina, a una settimana dal precedente faccia a faccia, un nuovo incontro tra l’assessore Sebastiano Pino e il direttore generale dell’ACR Messina Lello Manfredi. L’occasione era la conferenza dei servizi in vista del concerto di Tiziano Ferro in programma l’8 luglio al “Franco Scoglio”. Sul tavolo dovrebbe però tornare già domani la questione del “Giovanni Celeste”.

Celeste
Tanti tifosi al “Celeste” per una partitella infrasettimanale del giovedì

Ad oggi il Comune ha in mano una decina di tavole, con i rendering del progetto che cambierà volto all’impianto di via Oreto. Abbiamo già analizzato nel dettaglio le peculiarità degli incartamenti dall’ingegnere Franco Mento (clicca qui) e l’impatto che la riapertura dell’impianto avrebbe sul territorio di Gazzi (clicca qui).

Martedì 16 maggio, prima della conferenza stampa del presidente Franco Proto nel salone delle Bandiere, il Comune ha richiesto delle integrazioni, che l’ACR presenterà nelle prossime ore. “La Giunta ha predisposto l’istruttoria che dovrà essere girata al consiglio comunale. Noi potremmo infatti concedere soltanto una concessione annuale mentre per un accordo di almeno quindici anni, che ritengo assolutamente attuabile, la competenza è del civico consesso”, chiarisce Pino.

Pino e Accorinti
L’assessore Sebastiano Pino e il sindaco Renato Accorinti

Gli assessori hanno già visionato il progetto presentato dall’ACR: “I rendering in nostro possesso sono stati già oggetto di discussione in Giunta. Siamo in una fase preliminare ed attendiamo le prossime mosse della società. Ci serve infatti un quadro tecnico-economico, che certifichi la sostenibilità del progetto. Incartamenti fondamentali per sbloccare l’iter, che loro dovrebbero produrre già domani, dopo le garanzie sul mutuo da 1,2 milioni di euro richiesto al Credito Sportivo. Verranno trasmessi al Dipartimento tecnico, che ci fornirà un giudizio sulla fattibilità e poi predisporremo la proposta di delibera per il consiglio”. 

L’esponente della Giunta Accorinti guarda anche oltre, dal momento che l’ok della politica potrebbe essere vanificato da un intervento esterno, da parte della Corte dei Conti, dal momento che l’ACR Messina è storicamente in debito con Palazzo Zanca fin dal 2009, ovvero da quando una serie di gestioni tutt’altro che virtuose non hanno consentito di onorare i canoni richiesti dall’ente proprietario dei due stadi. Una concessione pluriennale potrebbe quindi essere messa in discussione dai magistrati contabili, chiamati a monitorare eventuali danni erariali o patrimoniali e ad imporre il risanamento delle situazioni pregresse.

Celeste
Il Messina punta a riqualificare il “Celeste” e ne chiede una concessione pluriennale

Un ostacolo che secondo Pino può essere superato con un piano di rientro pluriennale, di cui ha già discusso con il presidente Proto, assistito in merito dal legale messinese Massimo Rizzo e da una società di consulenza. “La Corte dei Conti non interviene mai preventivamente ma il Comune ha l’obbligo di tutelare gli interessi pubblici e non può concedere immobili a soggetti debitori. Da parte del club c’è l’impegno a garantire che le pendenze verranno saldate. Vi sono delle somme oggetto di contestazione da parte della società, che riguardano principalmente consumi e utenze ed in tal senso verrà istituito un tavolo tecnico con un rappresentante del Comune e un loro referente. Tutto questo ci consentirà di procedere senza timori ed evitare sgradite sorprese”.

L’Amministrazione richiederà infine delle garanzie sul destino del “Franco Scoglio”: “Chiaramente non possiamo abbandonarlo. In quel caso si andrà avanti con una concessione annuale. La struttura dovrà anche essere aperta alle squadre che in questa stagione hanno utilizzato il “Celeste”, la cui gestione sarà invece esclusivamente dell’ACR”.

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