L’assessore allo sport Sebastiano Pino è intervenuto per chiarire meglio i contenuti al centro della Commissione Sport di ieri dedicata al calcio messinese, che evidentemente erano opinabili e ci hanno tratto in inganno. “Ho detto, e ci sono le registrazioni che fanno chiarezza in merito, che la società che verrà costituita ripartirà da zero. Non erediterà quindi alcun passivo, non avrà sul groppone i debiti maturati in passato dall’ACR. Ma d’altronde, se anche il sindaco o i dirigenti avessero previsto una simile clausola, questa non starebbe nemmeno in piedi dal punto di vista giuridico. Quindi possiamo rassicurare fin d’ora tutti i potenziali investitori”.
Ha pesato il riferimento al piano di rientro, tema sollevato dal consigliere comunale Franco Mondello. Pino sul punto non si nasconde: “Il Comune vanta un credito rilevante e bisognerà provare a recuperare qualcosa, come impone anche la Corte dei Conti, ma i crediti privilegiati sono ovviamente quelli dei dipendenti. Il piano di rientro al quale abbiamo fatto riferimento in queste settimane era una strada obbligata: una concessione pluriennale tra Comune e privato non poteva essere siglata con un soggetto gravato da un debito consistente nei confronti della stessa Amministrazione”.
Ha fatto discutere anche la richiesta di un assegno circolare da 200mila euro. Pino ritiene che qui non sia possibile alcun fraintendimento: “Li chiediamo perché sono un requisito imposto dalla Lega Nazionale Dilettanti, non si può fare altrimenti”. L’ammissione in sovrannumero è possibile infatti a fronte di un versamento a fondo perduto di 150.000 €, ai quali si aggiungono tassa d’iscrizione pari a 16.500 e fideiussione da 31.000.
In vista del gong di lunedì, termine ultimo utile per la presentazione di una manifestazione d’interesse all’acquisizione del titolo di serie D che verrà richiesto dal Comune alla Lnd, proseguono i contatti tra Amministrazione ed imprenditoria. Pino ci ha dato delucidazioni su chi deciderà in merito alle offerte: “Alla chiusura del bando verrà nominata una Commissione di Valutazione, composta da tre o quattro soggetti. Non possiamo fornire prima alcuna rosa di candidati, anche perché potrebbero essere influenzabili. Vi saranno sicuramente esperti del mondo del calcio e dello sport ed anche professionisti con competenze di natura finanziaria, in grado di esprimersi nel migliore dei modi”.