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“Piano solo”: martedì 11 agosto all’Arena Vittorio Emanuele di Portorosa il concerto di Stefano Bollani

Un altro prestigioso appuntamento con la musica all’Arena Vittorio Emanuele di Portorosa (Furnari). Martedì 11 agosto, alle 21,30, andrà in scena “Piano solo”, lo spettacolo del grande pianista jazz Stefano Bollani.
“Piano solo” è un titolo riduttivo per un recital dal piglio enciclopedico che percorre la storia del jazz e va molto oltre, rivelando una personalità unica. Il pubblico, come sempre avviene nel corso dei concerti di Bollani, diventa protagonista di un viaggio imprevedibile, in cui il compositore sembra prendere per mano ogni spettatore per accompagnarlo nel suo universo musicale, traboccante di sentimento e di divertimento, creato destrutturando e ricostruendo, in modo sempre diverso, brani già noti. “Piano solo” si presenta dunque come un viaggio nella “musica interiore” dell’eclettico compositore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni ’40, fino ad arrivare al bis a richiesta in cui mescola dieci brani come se fosse un dj.

Piano Solo - Stefano Bollani
“Piano Solo” – Stefano Bollani

Di Bollani sappiamo che con la musica si diverte. Lo vediamo ridere di gusto mentre accarezza i tasti del pianoforte, lo percepiamo come un artista che allegramente coniuga genio e sregolatezza. E’ un intrattenitore e gioca col pubblico come gioca con le sue note. Stefano Bollani è uno straordinario talento, dotato di una tecnica prodigiosa, come dimostra il suo contributo alle produzioni ECM di Enrico Rava “Easy Living” e “Tati”, un puzzle di musica e estemporaneità che si fondono in continuazione per plasmare i suoni in un instancabile dialogo fra improvvisazione e canzone, pubblico e pianista. La sua poliedrica sensibilità gli permette di suonare con la stessa passione un rag, un tango e gli standard più o meno conosciuti, spingendosi verso la più ardita improvvisazione, in un turbinoso viaggio tra i generi che assecondano una personale logica e necessità espressiva. Manfred Eicher, produttore discografico e fondatore di ECM, ha detto di lui: «Raramente ho incontrato un musicista, un improvvisatore, che avesse un così sviluppato senso della struttura e della forma».

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