La terza rete stagionale di Luca Petrungaro è valsa il secondo successo del campionato al Messina. Arrivata con la trasformazione del secondo rigore dell’anno, battuto in modo impeccabile dall’esterno romano, che ha conteso il pallone per la battuta al compagno Pierluca Luciani: “Non c’è un rigorista designato ma non c’è stata alcuna discussione. Sono cose di campo. Me la sono sentita, anche lui voleva calciarlo. Nulla di eclantante, l’importante era segnare. La vittoria fa morale, non vincevamo da tanto tempo e lo meritavamo. È un punto di partenza, dopo una settimana un po’ particolare”.
Il pareggio di Catania e i tre punti ottenuti contro il Giugliano potrebbero rappresentare l’agognata svolta, anche se la squadra ha segnato appena tre gol nelle ultime sette gare: “Di certo potevamo segnare di più ma l’importante è avere occasioni, come non era accaduto a Catania. I gol arriveranno. Andiamo avanti così anche se a livello personale non sono soddisfatto. Mi sono messo in testa una cosa e spero di raggiungerla, ma prima viene la squadra e poi gli obiettivi personali”.
Per il gol partita una doppia dedica: “Alla mia ragazza e al mio migliore amico, che per essere qui è partito da Berlino. In attacco, anche se non stiamo segnando molto, c’è qualità e possiamo fare bene. Mi trovo bene con tutti i compagni di reparto, da Luciani ad Anatriello, da Mamona a Re e Cominetti. Se fossimo più in alto in classifica sarebbe meglio anche per noi attaccanti, il lavoro sarebbe più agevole”.
Il campionato riparte adesso dalla trasferta di Bari: “Ci serve continuità. Le prestazioni erano un po’ mancate ultimamente ma ce la siamo giocati con tutti. Adesso arrivano gli scontri diretti, a cui dobbiamo farci trovare pronti, a partire da Altamura”.