C’è anche un po’ di Igea Virtus nei playoff che decidono l’ultima promozione in serie B. Tra le otto formazioni che proveranno a raggiungere Catanzaro, Reggiana e FeralpiSalò ci sono infatti anche il Pescara di Zeman e la Virtus Entella, che parte con il vantaggio garantito dal secondo posto nella stagione regolare.
L’attaccante argentino Facundo Lescano è grande protagonista in Abruzzo, con ben 19 reti all’attivo. Dopo le quattro marcature a Barcellona nel 2018/19, quando segnò contro Virtus Francavilla e Catania nei playoff, ben quattro stagioni in doppie cifra. 13 gol con la Sicula Leonzio, 12 con la Sambenedettese, 10 con la Virtus Entella che adesso ritrova da avversario. Quest’anno anche sei assist all’attivo, l’ultimo contro la Virtus Verona negli ottavi di finale.
Anche la punta albanese Silvio Merkaj si mise in evidenza a Barcellona, con quattro reti e quattro assist nel 2017/18. Poi 8 marcature con la Gelbison, ben 14 con il Vastogirardi, club della provincia di Isernia. Infine l’esplosione con l’Entella, con 14 gol e 6 assist nel passato torneo mentre quest’anno è già a quota 15 con quattro passaggi vincenti per i compagni.
Ovvia la soddisfazione da parte dell’ex direttore sportivo dell’Igea Virtus che li lanciò, Salvatore Grasso: “Lescano e Merkaj hanno dimostrato di essere due attaccanti che possono fare la differenza in C a suon di gol. Già in estate avevano avuto la possibilità di approdare in serie B. In questo momento rappresentano la fortuna di entrambe le società”.
Il dirigente barcellonese li segue con attenzione e affetto: “Sarà una bella sfida e chi vincerà sicuramente potrà andare lontano. Lescano con Zdenek Zeman ha ritrovato entusiasmo e ha garantito un grande contributo nel finale di torneo. Merkaj, a cui sono molto legato, mi sorprende ogni settimana. Ha una voglia di emergere fuori dalla norma”.
Il tecnico di allora, Peppe Raffaele, è stato ancora protagonista a Potenza, dove ha avuto una media punti tra le più alte nel girone di ritorno: “Ha fatto qualcosa di incredibile. Dal terzultimo posto ha sfiorato l’impresa nei playoff a Foggia. Meritava di giocarsi la gara successiva. Nello spogliatoio sa toccare i tasti giusti e ha disputato un grande campionato. Aveva una rosa normale per la Lega Pro ed è stata trasformata in una macchina perfetta, una macchina da guerra”.
Grasso, che con Raffaele si legò brevemente all’Acr di Pietro Sciotto, confida in una svolta anche in città, dopo la salvezza in extremis con la Gelbison: “A Messina è necessario trovare in tempi rapidi una società forte, che possa riportare entusiasmo sugli spalti. La gente ha fame di grande calcio, meriterebbe di vedere una squadra nella parte sinistra della classifica”.
