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Perdichizzi: “Eccellenti in difesa, mancavano le gambe in attacco. Dilettantismo arbitrale”

La Fortitudo Agrigento passa al PalAlberti e conquista il 2-0 nei derby con Barcellona. La squadra del presidente Moncada conclude nel migliore dei modi il suo tour della Sicilia con le campagne vittoriose di Trapani e Barcellona in soli otto giorni. In sala stampa coach Giovanni Perdichizzi, come suo credo, non vuole cercare alibi ma le sue dichiarazioni sono molto interessanti e da sottolineare.
“In primis ringrazio la squadra, in aprticolare Garri e Da Ros perchè nessuno nelle loro condizioni avrebbe giocato, il primo con la febbre, il secondo per via del mal di schiena. Tutti i ragazzi hanno dato il loro contributo, anche con errori ma grande cuore. Abbiamo tenuto Agrigento a circa 60 punti, ci è mancata la lucidità nel finale e nelle spaziature in campo che abitualmente abbiamo e ci sono mancate. Poi dico che viviamo una pallacanestro che di Dilettanti ha solo i tre arbitri che dirigono la gara, non lo dico mai ma oggi è così. Questa sera non abbiamo capito nulla di metro arbitrale, vedere contatti veniali sanzionati coi falli, Garri subire il primo tecnico che prende in carriera solo per aver detto all’arbitro “è fallo!”. In difesa ho visto troppe sceneggiate, troppi contatti, il quarto e quinto veramnete veniali mentre dall’altro lato registravamo canestro e fallo. Viene quindi voglia di chiedersi il perchè le società devono sopportare tutti questi sacrifici se poi la domenica si assiste a questo. Gli arbitri hanno perso un metro lineare nei 40 minuti, tutti i giocatori erano nervosi perchè non avevano punti di riferimento su cosa fosse lecito o meno. Non si capisce nulla così. Noi ne abbiamo fatto le spese, in una gara correttissima fischiare quattro tecnici è troppo”.

perdichizzi
Giovanni Perdichizzi in sala stampa

Il tecnico loda la squadra pur essendo consapevole che le condizioni generali del gruppo non erano delle migliori: “Il nostro gioco si appoggia molto sui lunghi ed in queste condizioni non era facile. Ci siamo snaturati in certi frangenti, lo testimonia il minimo stagionale di punti segnati nonostante i 51 tiri totali. I tiri aperti sono usciti, ma era il nostro sistema che era snaturato, questo ha abbassato le nostre percentuali, le codizioni fisiche hanno pesato e in difesa abbiamo speso tanto. La squadra ha interpretato alla grande il match, in attacco si è sofferto ma lo sapevamo. Serviva quella forza ulterore per chiudere il amtch ma non potevamo averla”.
Chiosa finale sul campionato che con due ritiri certamente rischia di falsare il finale di stagione: “E’ un torneo in cui le squadre stanno ferme oltre due settimane. Abbiamo perso ritmo d’allenamento, ti mana l’adrenalinca per giocare ed anzi ritengo che siamo stati fortunati. Ci sono squadre come Ferentino, Brescia che riposeranno un mese da fine febbraio a fine marzo per via della Coppa Italia. E’ il secondo campioanto in Italia ma di fatto sembra un Pgs dell’oratorio salesiano. Non guardiamo al risultato nè ci piangimao addosso ma non dimentichiamo tutte le vicissitudini fino ad oggi avute. Senza un americano titolare e giocare senza cambi di lunghi, mi auguravo solo di aver un buon stato fisico, poi le partite si sa si possono sbaglaire. Figurarsi giocare con due lunghi titolari con problemi. Teniamo conto che Agrigento la scorsa settimana ha battuto Trapani ed oggi tenuto testa ad un valoroso avversario”.
In casa fortitudina si festeggia il decimo sorriso stagionale, secondo serby esterno vinto consecutivamente. Franco Ciani si conferma leader fuori e dentro dal campo di una matricola terribile: “Grande gara contro un avversario eccellente, strana perchè vinta su un campo di grande pathos nonostante il nostro 3/27 da tre punti. Il marchio di fabbrica della squadra è di non concedere nulla, nel secondo tempo abbiamo ricucito il gap a rimbalzo. Non abbiamo mai fatto canestro come i nostri avversari ma nei momenti totpici abbiamo sempre trovato la giocata giusta, dimostrando di tenerci sempre”.
Il tecnico friulano analizza con dovizia di particolari il secondo derby esterno vinto consecutivamente: “Non parlo mai degli arbitri, hanno fatto errori e scelte giuste. Ognuno valuta gli episodi, per mio credo non entro mai nell’operato della terna. Nel secondo quarto Barcellona aveva maggiore inerzia, bravi noi a rimanere aggrappati al match a pochi punti di distanza dai padroni di casa”.

L'allenatore di Agrigento Franco Ciani
L’allenatore di Agrigento Franco Ciani

Vittoria con vista sui playoff, coach Ciani è cauto ma conscio delle potenzialità del suo gruppo: “E’ una costante per noi tra inizio anno e l’ultimo mese e mezzo, una sconfitta ci avrebbe rimesso in un calderone bollente, vincere invece ci serve per arrivare pronti alla sfida contro Trieste, vero spartiacque stagionale. Vittoria di rara importanza. Saremmo comunque salvi da molto tempo, i ritiri sfalsano il torneo, non c’è più lotta per la salvezza e la retrocessione. Queste sono le regole, speriamo che il prossimo anno si abbiano maggiori certezze a livello federale. Ogni gara va letta sotto molteplici punti di vista. Gli addetti ai lavori si giocheranno una grande fetta di credibilità per rimanere attori protagonisti della A2 Unica del prossimo anno, quindi mi aspetto che allenatori e giocatori daranno sempre il massimo”.

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