Lo “sceriffo” Giovanni Perdichizzi presenta la nuova stagione di B interregionale ai microfoni di Reggioacanestro, illustrando i motivi del suo approdo nella cittĂ del Capo, alla Svincolati, dove ritrova tante vecchie conoscenze: “A Milazzo diversi componenti dello staff tecnico in primis sono amici di vecchia data. I miei assistenti di un tempo come Trimboli e Coppolino adesso sono il capo allenatore e il vice. C’è chi guida il settore giovanile e, inoltre, è presente il mio fisioterapista storico”.
Finalmente il massimo dirigente della Svincolati è riuscito a portare l’ex tecnico di Barcellona nella propria realtĂ : “Il presidente Giambò da tempo mi corteggiava, io avevo fatto dipendere il mio arrivo dalla conquista della serie B. Il giorno dopo la promozione lui mi ha chiamato, non potevo dire di no. Questo progetto di crescita e sviluppo graduale mi piace molto. Ci sono ottimi presupposti per fare bene, come un bel palazzetto e un entusiasmo coinvolgente”.
Il network mamertino sviluppa un progetto tecnico fondamentalmente imperniato sulle formazioni giovanili ma anche alla consolidazione di una prima squadra che punta molto in alto: “Se prendo un impegno lo mantengo, il ruolo di direttore tecnico lo sento su misura perchĂ© la decisione di non allenare piĂą l’ho presa consapevolmente tempo fa, nonostante avessi ricevuto diverse offerte. L’entusiasmo e la dedizione per il settore giovanile mi hanno realmente stupito. Ho appurato nelle riunioni che non esiste differenza alcuna tra prima squadra in B, quella in C e il vivaio, anzi maggiore attenzione spesso viene data ai ragazzi che sono un serbatoio e rappresentano il futuro della societĂ . Inoltre la societĂ dispone di una foresteria importante, che cercheremo ulteriormente di migliorare per poter offrire ai ragazzi che vengono a Milazzo la concreta possibilitĂ di dare il massimo e imporsi in questo mondo anche a livello professionistico”.
Il campanile avrĂ il suo peso il prossimo anno e Milazzo vuole gettare le basi per competere al massimo livello sin dai prossimi anni: “CompetitivitĂ e rivalitĂ stimolano a dare sempre di piĂą specialmente per realtĂ medio piccole tra loro territorialmente vicine. Tanti derby veicolano le attenzioni di molti appassionati e credo che il pubblico presente in massa nei palazzetti potrĂ essere il miglior viatico per le societĂ della nostra zona. La stessa Milazzo che vuole sempre piu diventare parte integrante del movimento guarda a questo con interesse, con l’obiettivo di approdare in un paio di anni in serie B nazionale”.
I valori sono abbastanza delineati nel prossimo campionato. Alcune corazzate partono davanti a tutti, dietro si lotterĂ per il mantenimento della categoria. “L’idea del campionato da svilupparsi attraverso la conference è quella giusta perchĂ© dopo l’incrocio con realtĂ vicine ti porta ad affrontare nella seconda fase anche Puglia e Campania, realtĂ di livello sempre logisticamente in zona. Orlandina, Piazza Armerina e Ragusa credo abbiano qualcosa in piĂą rispetto alle altre contendenti. Il nostro obiettivo quest’anno è quello di entrare nei playoff, disputare un bel campionato e gettare le basi per il prossimo anno, quando cercheremo il salto di categoria pur nel rispetto delle regole che prevedono un esiguo numero di promozioni al piano di sopra”.
Il roster è molto quotato ma il coach punta principalmente sulla coesione del gruppo e della societĂ . “Al di lĂ di nomi e budget in questi campionati occorre trovare la giusta chimica di squadra e avere una buona organizzazione societaria e credo che per questo Milazzo è messa molto bene. Abbiamo un nucleo importante che arriva dallo scorso anno e abbiamo aggiunto quei giocatori che ci interessavano e che le risorse ci consentivano. ServirĂ crescere di domenica in domenica e in questo ho fiducia nel lavoro di Trimboli”.