47-31 è il dato di una ripresa straripante interpretata dalla Sigma Barcellona che ha capovolto l’inerzia a proprio sfavore, sotto di dodici all’intervallo lungo e permesso di conquistare contro un’ottima Mantova il quinto successo in carniere. Difesa asfissiante e lucidità nelle transizioni, sorrette dai lunghi in serata di grazia (splendidi Garri e Da Ros). Ottimo il finale in crescendo di Kelley, autore dei tiri liberi della staffa. In sala stampa il commento di Perdichizzi è innanzitutto un grande elogio al gruppo che supera qualsiasi difficoltà.
“Non ci sono parole per apprezzare questo gruppo che lavora duro e non arretra mai di un passo. Mantova è un osso duro che punta in alto pur essendo una matricola terribile. L’intelaiatura è ottima con un solido gruppo di italiani da massima serie. Siamo andati oltre i nostri limiti e non abbiamo mai mollato, pure sotto di quattordici punti. Loro ci hanno fato male in back door, abbiamo mosso bene la palla e tolto i punti di riferimento al loro attacco. Di conseguenza siamo cresciuti in difesa ed eliminato gli alley up per Jefferson che caricavano Mantova. Il post basso con Garri è stato determinante, forse nel finale abbiamo sofferto un po’ troppo per archiviare il successo dopo aver toccato il vantaggio in doppia cifra. Dobbiamo migliorare nell’amministrare i finali di gara ma ringrazio i miei dieci giocatori che hanno superato una squadra molto forte, specie in trasferta. Ci siamo isolati in settimana dalle voci ed abbiamo vissuto da professionisti, la società lavora alacremente per dare un futuro a questo progetto. Interagiamo con il tessuto del nostro territorio, chiamato a supportare il dott. Genovese che tanto si sta spendendo. Il nostro attaccamento alla maglia è indiscutibile. Adesso pensiamo ad un altro problema, quello del palasport perché è un “Colosseo” dove ci si allena al freddo ed al vento. Bisogna risolvere questa problematica per allenarci al meglio senza peregrinare né ad orari strani. Ringraziamo comunque Patti ma vogliamo maggiore serenità. Il gruppo si sta cementando nelle difficoltà e giocare a basket è la nostra ultima preoccupazione”.
Tra i giocatori subito dopo la sirena finale e prima di godersi l’abbraccio dei tifosi Matte Da Ros ha commentato una significativa vittoria: “Siamo partiti con un approccio soft non da noi, sapevamo che loro hanno grande talento. Abbiamo iniziato a giocare duro per contrastarli mentre nel secondo tempo eravamo più convinti e carichi. Il gruppo è sempre più coeso e dedichiamo questa vittoria alla società che tanto sta facendo per portare avanti questo progetto per la città intera”.
Il collega mantovano Alberto Morea pregustava il successo in trasferta, il secondo consecutivo dei suoi ragazzi che è vanificato nel secondo tempo dopo che la Dinamica stava controllando al meglio il ritmo e le situazioni di gioco. Il tecnico però non è sorpreso dal finale di gara contro una squadra da temere fino alla fine come Barcellona. “Nel secondo tempo abbiamo mosso meno la palla e la difesa di Barcellona è cresciuta molto, loro ci hanno fatto giocare da fermo che è una situazione che noi soffriamo. Il controllo dei rimbalzi ci è sfuggito di mano dopo un buon inizio. Barcellona è un team sempre vivo, voglioso di fare. Noi eravamo consapevoli che questo campo è molto difficile e per vincere serve un’impresa. Era preventivabile il loro recupero, meno invece il nostro disunirsi in attacco. Tutti i fattori sono importanti ai fini del gioco. Tutte le gare sono importanti perché ogni sfida è equilibrata, il livello medio è alto e per noi non cambia nulla. Conta fare i passi giusti e dobbiamo alzare il gradino della nostra continuità”.
Ultimo in termini d’apparizione in conferenza è il biancorosso Robert Fultz, giocatore di grande esperienza tornato in distinta dopo oltre tre settimane di assenza. L’ex Fortittudo è dispiaciuto per l’esito di una sfida che poteva alzare a dismisura le quotazioni in classifica della sua squadra.
“Molto bravi nel primo tempo poi ci siamo seduti al cospetto della loro maggiore aggressività. Abbiamo smesso di imporre il ritmo e correre in campo e sofferto i loro lunghi, decisivi nel finale. Barcellona in casa è un osso duro per tutti, i due punti erano importanti e potevamo incamerarli con un altro atteggiamento. Merito a loro che hanno fatto canestri difficili e ci hanno sempre creduto. Vincere qua sarebbe stato una presa di fiducia ulteriore per un gruppo molto giovane e che lavora da poco tempo insieme. Dobbiamo acquisire malizia che serve sempre in trasferta, dimopstraiamo di avere un potenziale alto ma sbagliamo qualcosina che ci complica la vita da soli. Abbiamo molti giovani forti in squadra che però devono lavorare ancora tanto per crescere”.
Nella foto in evidenza il capitano di Barcellona Giuliano Maresca premia gli atleti di Special Olympics presenti nell’intervallo